Il mercato in entrata del Napoli Basket è ufficialmente partito. Dopo la conferenza stampa di presentazione, sono arrivate numerose firme e alcuni addii ormai certi. Nonostante ciò, non sono mancate le prime lamentele da parte dei tifosi partenopei, alcune scelte appaiono piuttosto rivedibili, e il budget a disposizione sembra al di sotto delle aspettative create dalle parole del presidente Matt Rizzetta.
Sono arrivati Ishmael El-Amin (biennale), Stefano Gentile e Leonardo Faggian con un contratto triennale. Fin qui potrebbe sembrare tutto regolare, ma andando nel concreto si registrano situazioni che alimentano i dubbi. L’addio certo dell’artefice della miracolosa salvezza, Jacob Pullen, è stato digerito a fatica. Erick Green, invece, non è stato nemmeno contattato per discutere un’eventuale permanenza, pur essendo stato uno dei protagonisti della passata stagione. A questi si aggiunge la fretta nel firmare Ed Croswell, scommessa in arrivo dal campionato lituano, che doveva dividersi i minuti con Totè, ma ora anche il lungo italiano è prossimo all’addio.
L’entusiasmo era alle stelle, il popolo napoletano è fatto così. Ma gli sviluppi recenti stanno generando preoccupazione. Anche perché tra gli scettici sin dal primo giorno c’è stato proprio l’ex presidente Federico Grassi. Ci aveva forse visto lungo? Speriamo di no. È comunque presto per giudicare l’operato di Matt Rizzetta, che ha portato a Napoli uno dei migliori allenatori italiani, coach Alessandro Magro, insieme al supporto di Shaquille O’Neal come testimonial del club.
Magari la decisione di non ripartire da una base solida era stata concordata già da tempo, anche per motivi prettamente difensivi. Ma nonostante la difficile stagione 2024-25, a Napoli sono passati giocatori di primo livello: Ben Bentil, che faceva staffetta con Melli nell’Olimpia Milano scudettata del 2022; Erick Green, ex Fenerbahçe e Olympiacos, con anche una Final Four di Eurolega alle spalle; oltre a Pullen e Zubcic, entrambi con una carriera di assoluto rispetto. Ora si parte con due profili stranieri sconosciuti al grande pubblico, provenienti da campionati di basso profilo e con al massimo due anni di esperienza nel professionismo. È vero, l’età conta, ma chi ti ha salvato la categoria meriterebbe almeno un briciolo di riconoscenza.
Chi è Ismhael El-Amin?
Nato nel 1998 a Minnetonka, da professionista, Ishmael El-Amin conferma fin da subito il suo status di scorer puro. Nel 2022-23 domina in Bulgaria con 24.2 punti di media, laureandosi miglior marcatore e MVP del campionato. L’anno successivo si trasferisce in Lettonia, al Ventspils, dove mantiene un rendimento altissimo con 21.1 punti a partita. Nell’ultima stagione gioca in Israele con l’Hapoel Gilboa, chiudendo a 16.5 punti e 2 assist di media, con ottime percentuali al tiro: 35% da tre e 84% ai liberi. Una conferma della sua capacità di incidere anche in leghe più competitive.
Alto 1.89 m per 80 kg, El-Amin è una combo guard offensiva, che incarna il profilo dello scorer continuo alla Erick Green o Jacob Pullen. Può segnare in ogni modo: tiro da fuori (39%, 43% e 35% da tre nelle sue stagioni da pro), conclusioni dalla media distanza e penetrazioni al ferro anche con il contatto. Ama prendersi responsabilità e sa giocare sia con la palla in mano che lontano da essa. Non è solo attacco, El-Amin è anche un agonista vero. Difende con intensità, porta energia, voglia e solidità. Nelle sue tre stagioni da pro ha sempre fatto registrare buoni numeri nelle palle recuperate (2.4, 1.5 e 1.2 di media), dimostrando di saper dare il proprio contributo anche nella metà campo difensiva. Certamente rimane una grande scommessa, dovrebbe partire dalla panchina.
Cosa possono portare Leonardo Faggian e Stefano Gentile?
Leonardo arriva a Napoli a un mese di distanza dalla dolorosissima perdita del padre, e ci teniamo a mandargli un grande abbraccio virtuale. È un profilo molto interessante, classe 2004, si è legato ai partenopei fino al 2028 e in questo contesto avrà sicuramente modo di crescere. Coach Magro lo conosce bene, avendolo già allenato con la Nazionale Under 20. È stato proprio l’allenatore ex Brescia a volerlo fortemente. Deve migliorare nel tiro da tre punti, visto che con Treviso, due anni fa, tirava con appena l’11%. Occuperà il ruolo di guardia-ala e prenderà il posto lasciato da Tomas Woldetensae.
Per quanto riguarda Stefano Gentile, parliamo di un giocatore esperto con una lunga carriera in Serie A alle spalle. Magro lo ha individuato come figura ideale all’interno dello spogliatoio e come riferimento stabile nel gruppo. Doveva essere Bruno Mascolo a raccogliere l’eredità di capitan De Nicolao, ma al play stabiese è stato preferito un profilo disposto a sacrificarsi, a non pretendere un minutaggio elevato e con migliori percentuali di tiro sugli scarichi. Anche l’aspetto economico ha inciso: per dare un’idea, Mascolo guadagnerà 500mila euro in tre anni a Scafati.
È arrivata anche la conferma di Kaspar Treier: contratto esteso fino al 2027 per l’ala estone, che ha disputato una buona stagione a Napoli, soprattutto quando gli venivano concessi i giusti minuti, e non in quelle situazioni dove si è ritrovato a dover giocare oltre 30 minuti. Dovrebbe essere l’unica conferma nel roster, vista la partenza ormai certa di tutti gli stranieri. Tra gli italiani, via Woldetensae, Totè, Mabor, De Nicolao (direzione Venezia), mentre Saccoccia dovrebbe andare in prestito, come già annunciato nel primo articolo pubblicato a giugno, a cui vi rimandiamo. Seguiranno aggiornamenti sulle prossime mosse della società. Alla prossima!
Giuseppe Armini
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