Il Napoli Basket inaugura un nuovo ciclo tecnico con l’ufficializzazione dell’arrivo di Alessandro Magro in panchina. Il tecnico toscano, classe 1982, ha firmato un contratto fino al 2028 con opzione di uscita al termine della seconda stagione. Una mossa che segna l’inizio di una nuova era voluta dalla proprietà americana guidata da Matt Rizzetta, che dopo aver completato il quadro dirigenziale con James Laughlin come General Manager e John Staudt nel ruolo di assistente, intende ora costruire una squadra competitiva con l’obiettivo dichiarato di tornare nella parte alta della classifica.
Magro è reduce da una stagione in Lituania alla guida dei BC Wolves, club fondato solo nel 2022 e che ha recentemente interrotto le attività per decisione degli investitori. Con la squadra baltica, il coach ha conquistato il quarto posto nella regular season dell’EuroCup, uscendo agli ottavi di finale contro il Cluj, e ha replicato lo stesso piazzamento anche nel campionato nazionale (20 vittorie e 16 sconfitte), con eliminazione al primo turno playoff.
Tuttavia, il nome di Magro è legato soprattutto al suo ciclo triennale alla Germani Brescia, club che ha lasciato nel 2024 e che ha gettato le basi per il recente exploit che ha portato i lombardi fino alla finale scudetto, ora sotto la guida di Peppe Poeta. Durante il suo mandato a Brescia, Magro ha costruito un progetto tecnico solido e coerente, culminato nella conquista della Coppa Italia nel 2023, un risultato storico per la società. Nella stagione 2021-2022 fu inoltre premiato come miglior allenatore della Serie A.
Tecnico moderno, analitico e adattabile, Magro è conosciuto per un approccio tattico evoluto, che non si basa su schemi rigidi, ma piuttosto sull’ottimizzazione delle qualità dei giocatori a disposizione. La sua filosofia ruota intorno a un basket organizzato, fatto di spaziature intelligenti, movimento continuo senza palla e un’intensità difensiva costante. Il gioco non è costruito attorno a un sistema imposto, ma modulato in base alle caratteristiche della rosa, con un costante equilibrio tra struttura e libertà individuale.
Non è un caso che sotto la sua guida siano esplosi diversi profili, uno su tutti CJ Massinburg, guardia completa capace di attaccare, difendere e leggere il gioco, valorizzato al massimo nella sua esperienza bresciana. Magro ha sempre avuto una particolare attenzione nello sviluppo dei singoli e proprio Massinburg potrebbe essere uno dei nomi caldi da seguire per il mercato partenopeo.
Un altro tratto distintivo del tecnico riguarda la gestione del reparto lunghi. A Brescia ha dimostrato di sapersi adattare a centri di natura molto diversa, da quelli dinamici come Cobbins e Odiase, ideali per un basket verticale e difensivo, a profili più tecnici e statici come Miro Bilan. Questo aspetto potrebbe incidere positivamente sulla conferma di Leonardo Totè, lungo italiano moderno, già a Napoli nella scorsa stagione e compatibile con le idee di Magro.
Nella nuova Napoli si possono già intravedere parallelismi con la Brescia di Magro. Tomislav Zubcic, per esempio, ricorda per caratteristiche tecniche e fisiche Kenny Gabriel, entrambi ali grandi capaci di aprire il campo con il tiro da tre punti, fondamentali nel sistema del tecnico toscano che predilige avere almeno un lungo pericoloso dalla distanza.
Anche sul fronte degli esterni il discorso è simile. Il sistema di Magro prevede la presenza di un’ala piccola solida difensivamente, come fu John Petruccelli a Brescia, ma ha dimostrato di saper concedere ampie libertà offensive a profili più spiccatamente realizzatori come Amedeo Della Valle. Questo modello potrebbe tornare utile anche a Napoli, dove uno dei giocatori indiziati a rimanere è Jacob Pullen, guardia esperta, più propensa a cercare il canestro che a sacrificarsi in fase difensiva. Un profilo che, nel contesto giusto, può essere esaltato come lo fu Della Valle.
Nel frattempo, il mercato comincia a delinearsi anche dal punto di vista delle uscite. Giovanni De Nicolao, protagonista della salvezza partenopea, è ormai prossimo a vestire la maglia della Reyer Venezia. La trattativa è in stato avanzato e il playmaker dovrebbe ricoprire il ruolo di terzo regista alle spalle di Simpson/Yago Dos Santos e Candi. Si tratterebbe dell’ennesimo colpo di Venezia da Napoli, dopo gli arrivi di Ennis e Lever nella scorsa estate e quello di Jordan Parks tre stagioni fa.
Il nome indicato per raccogliere l’eredità di De Nicolao era inizialmente quello di Bruno Mascolo, nativo di Castellammare di Stabia ed ex Napoli, che aveva manifestato la volontà di tornare in Campania. Reduce da una buona stagione a Treviso (9.4 punti, 4.7 assist, 3.3 rimbalzi di media), il suo ritorno sembrava imminente. Tuttavia, l’accordo non si è concretizzato, l’offerta ufficiale non è mai arrivata e l’ex Tortona non vestirà la maglia azzurra. Mascolo era stato già cercato nel 2023, ma allora la Virtus Bologna e la scelta tecnica su De Nicolao bloccarono la trattativa.
In alternativa, i partenopei sono molto vicini all’ingaggio di Stefano Gentile. Il playmaker casertano, 36 anni a settembre, è un profilo esperto e funzionale per un sistema che non chiede un uso elevato dei possessi individuali. Ottimo passatore, dotato di visione e capacità di lettura, Gentile può affiancare un secondo regista senza problemi e gestire con intelligenza le fasi di gioco. In difesa, l’età potrebbe rappresentare un limite contro avversari più atletici, ma il suo impatto sarà soprattutto tattico e mentale.
Una menzione doverosa va riservata a Giorgio Valli, il tecnico che ha guidato Napoli alla salvezza in una situazione estremamente complicata. Subentrato a novembre, con la squadra ancora a secco di vittorie, ha accettato una sfida che molti colleghi avevano rifiutato, trasformando l’inerzia della stagione con un lavoro silenzioso ma efficace. L’impresa, che ha visto Napoli evitare la retrocessione con un girone di ritorno di alto livello, ha restituito dignità e entusiasmo all’ambiente. Valli non resterà nello staff, ma il suo contributo resta inciso nella recente storia del club.
Martedì 24 giugno, alle ore 13.00, è prevista la conferenza stampa di presentazione di Alessandro Magro e dei vertici della nuova proprietà. Con una guida tecnica competente, un progetto strutturato e un mercato in fermento, il Napoli Basket sembra voler voltare pagina in maniera decisa. L’obiettivo playoff è ambizioso ma realistico, e il primo passo, quello della panchina, sembra già indirizzato nella giusta direzione.
Giuseppe Armini
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