Settore giovanile stazione 1: Polismile la grande tradizione torinese con uno sguardo rivolto al futuro

Da oggi inizieremo un reportage sulla situazione dei settori giovanili dell’hinterland torinese, in questa prima puntata del treno di Passo e Tiro abbiamo come ospite Maurizio Salvemini, responsabile tecnico del settore giovanile della Polismile, storica società di basket di torino, da sempre impegnata nel settore giovanile femminile, tutti in carrozza si parte.

Ciao Maurizio come nasce il progetto Polismile?

Il progetto Polismile nel basket vede la luce circa 10 anni fa, grazie all’impegno del presidente Ghirlassi e di Marida Pellegrini che hanno creduto nella pazza idea di creare un vero polmone di basket femminile all’interno della polisportiva, siamo partiti con le annate 2003 e 2004 ed abbiamo ottenuto da subito importanti risultati, per fare dei nomi Varaldi che quest’anno ha vinto il campionato di serie B con Pallacanestro Torino e che nella prossima stagione giocherà con Moncalieri in A/2 è un nostro prodotto.

Proprio lei ha poi partecipato a Roma a quel famoso progetto Italia dove le migliori atlete giovanili per tre anni venivano seguite dallo staff di coach Lucchesi, per migliorare le proprie skills ed i propri fondamentali in un progetto di grande crescita.

La svolta poi è arrivata col dottor Garrone che usci da Moncalieri, creando la parabola gloriosa della Iren Fixi Torino, ultima compagine del nostro territorio che ha visto la serie A/1 e che dato a noi un ulteriore slancio verso una crescita esponenziale durante gli anni della triste pandemia.

Rappresentate in particolar modo Borgo Filadelfia, quali sono i vostri strumenti di reclutamento?

Oramai possiamo dire sia improprio limitare il nostro raggio di azione a questa storica borgata, ci siamo aperti da anni su tutto il territorio torinese grazie ai rapporti umani che abbiamo saputo intessere con altre società che puntano principalmente sul maschile, dove le ragazze sono poche ed hanno voglia di misurarsi e crescere con le proprie coetanee, aprendoci anche mediante eventi anche alle altre zone di Torino, per essere un punto di riferimento per tutte le giovani che si avvicinano al basket femminile.

Ricordiamoci che questo processo nasce prima della famosa riforma Spadafora che ha abolito il vincolo, quindi in quegli anni lavoravamo in accordo con altre società utilizzando i doppi utilizzi, ricordo i casi di Fratamico e Bifano che arrivavano da Collegno, oppure Zobolas da Cavagnolo , ma mai posso dirlo anche con una sorta di etica fierezza, mai abbiamo avuto società satelliti, ma collaborazioni con società come Basket 5 Pari, Cus Torino, Tam Tam, Kolbe.

Partiamo dai gruppi minibasket e voglio che sia chiara una cosa, noi non puntiamo esclusivamente al miglioramento di chi è già una nostra atleta, ma la nostra mission principale è avvicinare partendo dalle scuole elementari le bambine a quel fantastico mondo della pallacanestro femminile e mi auguro che la medaglia di bronzo conquistata dalla nostra nazionale maggiore agli Europei in Pireo, possa fare da traino per tutte le giovani ragazze.

Quali sono stati i risultati ottenuti negli ultimi anni?

Sembrerà strano ma i primi grandi risultati li abbiamo ottenuti in piena epoca Covid, mentre le altre società fermavano la loro attività, noi fra mille difficoltà logistiche e burocratiche abbiamo proseguito cercando di non cessare l’attività sportiva per il benessere psico-fisico delle nostre ragazze, cosa per noi di assoluta importanza.

Il primo titolo regionale è arrivato nella stagione 2020/2021 con la categoria U13, nel 2021/2022 abbiamo conquistato i titoli U13, U14, finali nazionali con la U15 che era la squadra più giovane come roster di tutte le 16 compagini presenti, ed un secondo posto alla Coppa Italia sfiorata di pochissimo, nel 2022-23 titoli regionali con U13, U14,U15,nel 2023-2024 con la U15 siamo state tra le prime 8 formazioni in Italia, e con ragazze come Fratamico e Casasole chiamate nei raduni della nazionale, come Bifano prima nostra atleta ad essere convocata in azzurro al trofeo dell’Amicizia, mentre questa stagione siamo stata l’unica società piemontese a piazzare nelle final four regionali tutte le squadre dalla U13 alla U19.

Come sono i rapporti genitori, società, coach, non sempre facili in altre realtà cestistiche?

Per esperienza personale avendo allenato sia il maschile che il femminile, posso garantire che logicamente nel femminile la presenza dei genitori è maggiore sia nell’accompagnare che nel riportare le ragazze a casa dopo un allenamento, ma nell’ottica della crescita dell’atleta noi tendiamo a portare le ragazze sul sentiero dell’autonomia , perchè ricordiamoci sempre che come allenatori siamo anche parte integrante della formazione delle donne del domani, ma in Polismile posso dire che il rapporto società/genitori è davvero ottimale.

Quest’anno avete avuto per la prima stagione una collaborazione importante con Torino Teen Basket formazione di serie A/2, come è nata questa idea?

Il tutto è nato con uno scopo fondamentale, dare un futuro alle nostre ragazze dopo il settore giovanile per potersi misurare con le migliori atlete nazionali, finita l’esperienza della Iren Fixi, volevamo continuare ad essere il faro della palla a spicchi della città di Torino, abbiamo avuto contatti proficui con Corrado e Violante e tutto è partito. E’ stata un ottima collaborazione dove le ragazze hanno capito la quantità di sacrificio che ci vuole per essere al massimo a determinati livelli, per il futuro vogliamo passatemi il termine riappropriarci della nostra U17 e U19 , completare se possibile lo step della serie A/2, e cosa importante giocare con una nostra formazione il prossimo campionato di serie B, una serie B di sviluppo fatta esclusivamente dalle nostre giovani, senza nessuna senior con head coach Fabio Lombardo che seguirà anche le categorie U17 e U19.

Per la prossima stagione abbiamo intenzione di fare 2 gruppi U17 ( classe 2010 con coach Nicastro), mentre l’annata 2009 con coach Lombardo per dare una seria occasione di crescita alle nostre ragazze.

Quali sono le infrastrutture che utilizzate per la vostra attività e su questo tema ci saranno novità?

Noi utilizziamo prevalentemente la palestra di Via Balla, appoggiandoci anche all’Istituto Sociale dove abbiamo anche una ottima sala pesi, e la Modigliani, questa stagione grazie alla collaborazione con il Torino Teen Basket abbiamo potuto anche utilizzare lo Sporting Club di Venaria , siamo sempre attenti a cio’ che puo’ accadere nello scenario dell’impiantistica torinese che pero’ presenta per adesso strutture datate e obsolete, ma siamo vigili nell’ottica della nostra espansione sull’ argomento.

Quale è il sogno a lungo termine?

Il nostro sogno è mantenere alto il livello tecnico delle nostre squadre cercando di essere presenti a livello nazionale, con le nostre atlete nei raduni collegiali nazionali, rendendoci conto che in Regione ci sono colossi come Derthona e Moncalieri, ma noi ci proviamo e rilanciamo l’idea che il basket è una parafrasi della vita e nessuna sfida è impossibile, e se come abbiamo fatto durante il covid , abbiamo salvato la vita cestistica di tante ragazze che erano sull’orlo di abbandonare l’attività sportiva viste le restrizioni, noi oggi sogniamo che unendo la pratica all’inclusione, possiamo permettere a tante ragazze di volare con una palla a spicchi tra le mani, perchè il basket non è un gioco solo per maschi, ma anzi vi assicuro che con i giusti investimenti le ragazze ci daranno molte più soddisfazioni.

Matteo Avagliano

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