Dopo la sconfitta pesante contro Brno in coppa, per la Magnolia Campobasso è il secondo appuntamento della stagione in Veneto dopo la Supercoppa in casa di Schio. La sua avversaria è San Martino di Lupari, che veniva dalla sua prima vittoria stagionale contro Battipaglia.
La partita è guidata dal primo minuto fino al quarantesimo da parte della Magnolia; ciò che ha fatto sicuramente differenza è stata la lunghezza della panchina molisana rispetto a quella veneta, che è in realtà una caratteristica che quest’anno distingue Schio, Venezia e Campobasso dalle altre squadre. Considerando che alla Magnolia manca ancora Pastrello, in questa stagione la formazione di coach Sabatelli ha un vantaggio notevole sotto questo aspetto.
Non si può dire nulla oggi sulla prestazione delle molisane, che hanno giocato bene sia in attacco sia in difesa; è un peccato, per Campobasso, non avere una rimbalzista quale era Kunaiyi l’anno scorso. Quello dei rimbalzi è praticamente l’unico dato nel quale la Magnolia pecca quest’anno; per il resto, davvero una squadra piacevole da vedere, perfetta anche per quello che è il modo di allenare di Mimmo Sabatelli.
Le lupe, dal canto loro, possono soltanto prendere questa partita come una lezione e cercare di uscire dal momento negativo che ha caratterizzato l’inizio della stagione delle giallonere: tre sconfitte (inclusa quella di oggi) ed una sola vittoria, abbastanza pronosticabile.
L’inerzia del match è cambiata radicalmente da quando Scott ha commesso il suo quinto fallo personale, dopo essere stata l’unica a giocare a buon livello per quanto riguarda San Martino; per le altre, invece, una prestazione insufficiente.
Anche per questa stagione, il tabù San Martino Di Lupari è stato sfatato dalla Magnolia… anzi, probabilmente ora possiamo dire che non esiste più, dato che nelle ultime tre stagioni la Magnolia ha vinto almeno una volta contro le lupe.
Per la Magnolia il prossimo impegno è quello di Eurocup contro Zagabria, una partita dal pronostico praticamente segnato, ma l’obiettivo sarà vincerla di molti punti vista la situazione di classifica del girone A, che vede Brno, Magnolia e Braine a 4 punti; ma anche perché, in caso di terzo posto finale (cosa abbastanza improbabile), potrebbero passare fra le migliori terze.
Dall’altro lato le lupe osserveranno il turno di riposo, un motivo in più per allenarsi con concentrazione lasciando la mente libera dal pensiero di dover giocare dopo una settimana.
IL TABELLINO: Lupe Bk San Martino 49 – 68 Magnolia Campobasso
LE PAGELLE

Raelin D’ALIE 5,5: Ottima in cabina di regia con 6 assist, ma per il resto fa fatica contro la difesa di Morrison (come spesso accade nel loro scontro diretto) e non riesce a trovare soluzioni in attacco, le sue percentuali dal campo dicono 3/10.
Irene GUARISE 5: Prova a farsi notare come ultimo cambio (tolte le ragazze delle giovanili), ma produce una partita anonima, non riuscendo ad incidere.
Elizabeth SCOTT 7,5: L’unica all’altezza per quanto riguarda la sua squadra: mette in seria difficoltà sia Meldere sia Gray caricandole di falli, ma quando è lei a commettere il quinto fallo al Pala Lupe comincia a farsi buio. I suoi ultimi tre falli sono tutti in attacco, quando correggerà questo difetto sarà un problema per le lunghe avversarie.
Tina CVIJANOVIC 5: Una tripla e nulla più, anzi un airball da tre punti con palla a un metro dal ferro. Presenza in campo abbastanza anonima. Strano perché negli scorsi anni il suo entrare dalla panchina faceva presagire ottime cose. Una giornata no.
Jordan HOBBS 5: Va bene che aveva contro un pacchetto lunghe davvero ostico da affrontare, ma la sua prestazione è impalpabile soprattutto in attacco ed a rimbalzo: è un’ala grande alta 1.90 e deve sicuramente fare di più.
Caterina GILLI 5: Entra in campo come cambio di Scott, ma non incide e non risulta una valida alternativa all’americana, anche lei – come la sua compagna di reparto – gravata di falli.
Beatrice DEL PERO 4,5: Non una prova all’altezza della sua fama: in attacco non trova soluzioni contro la difesa delle pari ruolo della Magnolia, ha problemi di falli e perde quattro palloni. Deve assolutamente ritrovarsi.
Tova SABEL 4,5: Anche qui non c’è molto da dire; la sua presenza in campo è completamente invisibile. Parte in quintetto ma fa 1/9 dal campo, non trovando “pertugi” per sfuggire alla difesa campobassana. Prestazione da dimenticare.
Mioni, Pilatone, Cecotti, Donato: SV

Anne SIMON 7: L’ex di serata è un mastino in difesa sulle pari ruolo avversarie, con ben 7 palloni recuperati. In attacco invece non è all’altezza di altre gare, probabilmente per via dell’emozione di giocare contro la sua ex squadra. Tuttavia, l’unica tripla che mette consente alla Magnolia di consolidare il suo vantaggio.
Stefania TRIMBOLI 6,5: Sicuramente meglio rispetto alle ultime uscite: due triple, ottima in attacco, anche quando Sabatelli gioca con lei, Morrison e Simon in campo insieme. Anche in difesa non male… è solo questione di tempo e tornerà ad essere la Trimboli di due anni fa, come sperano alla Magnolia.
Laura MELDERE 7,5: Minutaggio limitato per via dei falli, ma se gioca così allora Campobasso è messa davvero bene; rispetto alla scorsa stagione è una Meldere che sa cosa deve fare in campo, portando energia indispensabile dalla panchina.
Anna MAKURAT 6: Si prende tanti tiri ma le percentuali sono basse per una come lei, tuttavia cattura 6 rimbalzi e segna due triple, provando a “sfottere” (come si dice a Campobasso) la sua vecchia versione… anche per lei dovrebbe trattarsi solo di una questione di tempo.
Maria MICCOLI 6: Le sue percentuali sono basse ma, quando Gray e Meldere sono gravate di falli, è lei a giocare da ala grande titolare con Madera pivot, e non demerita affatto in difesa, riuscendo a tenere in maniera “tosta” le lunghe avversarie.
Sara MADERA 7,5: Come appena detto, si ritrova a giocare quasi 40 minuti da pivot per via dei problemi di falli delle lunghe della Magnolia questa sera. Ma la sua partita è praticamente da antologia: 6/9 da due e difesa super. Peccato non aver preso qualche rimbalzo in più o non aver perso qualche pallone di troppo, altrimenti il voto sarebbe stato ancora più alto.
Reshanda GRAY 7: Per via dei problemi di falli sopracitati gioca solo 9 minuti, nei quali segna 13 punti (quindi più punti che minuti giocati… pazzesco) con il 100% dal campo. Si fa sentire fisicamente sulle lunghe avversarie ma non prende molti rimbalzi come dovrebbe fare una del suo ruolo. Per il resto, questa partita fa presagire il fatto che stia tornando ad essere la Gray dominante di qualche anno fa, e soprattutto fa presagire che l’infiammazione al gomito sta guarendo.
Que MORRISON 6,5: Perfetta come sempre in difesa ma questa volta non benissimo in attacco. Tuttavia in una partita con così tanto ampio margine nel punteggio finale il suo apporto in fase offensiva non era necessario.
Pastrello, Giacchetti, Cerè: SV
Si ringrazia Carlo Silvestri per il materiale fotografico.
Dario Salvatorelli
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