EuroCup Women 2025-26 Day3: Brno vince e convince in una serata completamente da dimenticare per la Magnolia Campobasso

La Magnolia Campobasso, dopo aver vinto in casa con Derthona domenica scorsa, ha di fronte uno dei match più importanti della stagione: la sfida interna contro lo Zabiny Brno.

E’ difficile commentare serate del genere. Abbiamo utilizzato la parola “serate”, e non “partite” perché letteralmente è successo di tutto per quanto riguarda l’universo Magnolia nella notte del 22 ottobre 2025: una giornata da dimenticare. Probabilmente la peggiore che si sia mai vista da quando questa squadra ha conquistato la Serie A1, ed una delle peggiori della storia. Ma ci arriviamo tra poco…

In primis andiamo con la descrizione della partita di Brno e della “partita” di Campobasso: la formazione ceca gioca un incontro da squadra che ha affrontato le qualificazioni di Eurolega – perdendo abbastanza malamente contro Saragozza – e da squadra che ha perso due giocatrici importanti come Tourè e Juskaite, ma soprattutto da squadra che aveva perso contro Braine producendo una prestazione non all’altezza, per la quale vale un po’ lo stesso discorso che stiamo per fare per la Magnolia di ieri sera: azioni difensive completamente sbagliate, lasciando costantemente giocatrici libere sul perimetro per triple aperte, soprattutto negli ultimi due quarti di gioco. Ma il vero problema delle campobassane è offensivo. A testimonianza di ciò basta mettere a confronto le tredici triple segnate da Brno con le sole due segnate dalla Magnolia, dato statistico che, di fatto, condiziona il match in maniera pesante.

Adesso arriviamo alle vicende poco piacevoli successe “dietro le quinte” che possiamo raccontarvi: iniziamo con una delle cose più inspiegabili mai viste a La Molisana Arena: Antonis Demetriou (FIBA Commissioner e National Instructor), dopo svariate lamentele iniziate l’anno scorso riguardo all’utilizzo dei tamburi da parte degli ultras che si trovano dietro gli ufficiali di campo, li ha definitivamente vietati nelle partite di Eurocup Women alla Magnolia Campobasso; nel caso in cui gli ultras avessero usato lo stesso i tamburi, sarebbe arrivata un’ammenda. Va bene non voler fare le partite di Eurocup Women con la telecronaca, va bene il regolamento super rigido della Federazione internazionale, va bene il sorteggio dei gironi di Eurocup con problemi delle varie squadre posizionate in fasce che non stanno né in cielo né in terra (esempio: la seconda classificata dello scorso anno in quarta fascia prima che Asvel annunciasse il ritiro dalla competizione…). Va bene tutto, ma andare a limitare il tifo che è sempre stato un punto di forza della società è davvero troppo. Se esiste una regola che vieta l’utilizzo dei tamburi, questa doveva essere fatta rispettare fin dall’anno scorso; se non esiste e si è trattato solo di un capriccio del commissioner, ognuno può tirare le sue conclusioni.

Per non parlare dei problemi logistici (che a Campobasso ormai non sono una novità), “potenziati”, questa volta, da un infortunio di colui che coordina l’accompagnamento della squadra avversaria, degli arbitri e delle ragazze delle Giovanili della Magnolia, che ha ulteriormente rallentato tutto (naturalmente non per colpa sua).

Insomma, è andato praticamente tutto storto.

Tornando al basket, in questo momento la situazione del girone A è completamente riaperta, perché ci sono tre squadre a 4 punti al termine del girone di andata; nel girone di ritorno, oltre che naturalmente vincerle tutte e tre, la Magnolia dovrà vincerle con un ampio scarto vista la serata negativa di stasera, per garantirsi un posto nel tabellone dei sedicesimi di finale, qualora naturalmente questo risultato arrivasse, perché se questa è la Campobasso che in Eurocup punta a passare il turno, allora sarebbe meglio concentrarsi solo ed esclusivamente sul campionato italiano.

Il prossimo impegno per quanto riguarda la Magnolia si tratta di una sfida storicamente tostissima: il cosiddetto “tabù San Martino Di Lupari”, ed ormai non dobbiamo neanche più spiegarvi il perché della parola tabù. Tuttavia la formazione di coach Sabatelli arriverà al Pala Lupe con un veleno in bocca che neanche i Cobra dell’America Latina, ma allo stesso tempo stanchissima, per cui è difficile dare un pronostico adesso; è questione solo di attesa fino a domenica 26.

IL TABELLINO: Magnolia Campobasso 5476 Zabiny Brno

LE PAGELLE

Anne SIMON 5: Molto meno efficace di altre occasioni, spreca un paio di contropiedi importanti nel momento in cui la Magnolia si sta riavvicinando all’avversaria.

Emma GIACCHETTI 6: Entra in campo e dà il suo contributo in maniera sufficiente. Nelle partite di coppa sembra sempre molto a suo agio…

Stefania TRIMBOLI 5: Stavolta entra lei e non Giacchetti come primo cambio delle guardie, ma non incide. E’ qualche partita che non riesce a giocare come sa fare.

Laura MELDERE 5,5; Serata non buona, come molte delle sue compagne. Prova a dare il suo solito contributo come cambio di Reshanda Gray, ma anche per lei è una giornata no.

Anna MAKURAT 6: Si danna l’anima, si vede che è giocatrice di livello superiore, conduce il contropiede a testa alta e spesso con passaggi illuminanti e per questo le diamo la sufficienza, ma questa sera le cose non funzionano nemmeno per una della sua classe.

Beatrice Cerè 6,5: Entra in campo a risultato già acquisito e gioca pochi minuti, ma le diamo un voto più che sufficiente per l’ottima personalità con la quale va a giocarsi un paio di penetrazioni. Se diventa più intraprendente in campo, può essere un’ottima alternativa dalla panchina per coach Sabatelli.

Maria MICCOLI 5,5: Non riesce a dare il suo solito ottimo contributo dalla panchina, di solito determinante. Commette troppi falli, il che di fatto la butta fuori dal match.

Sara MADERA 7,5: L’unica veramente in serata per le campobassane. Fa valere la sua stazza fisica contro la difesa avversaria conquistando tanti tiri liberi e risultando un rebus per la difesa di Brno anche nelle conclusioni dalla media.

Reshanda GRAY 5: Al momento è lontanissima dalla Reshanda Gray 1.0 vista qualche anno fa a Campobasso. Sarà il problema al gomito che non la fa stare tranquilla, o magari qualcos’altro, ma non è assolutamente da lei farsi spostare da una che ha stazza ma le rende diversi centimetri come Evans.

Que MORRISON 6: Vedi Makurat: si danna l’anima, cerca spesso la conclusione in penetrazione e mette anche una delle poche triple della serata della Magnolia, ma il suo gioco è inefficace, anche perché spesso nei suoi tiri da sotto la palla balla beffardamente sul ferro prima di uscire ed essere preda del rimbalzo difensivo delle ceche.

Pastrello, Grande: SV

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI


Si ringrazia Luigi Farina per il materiale fotografico.

Dario Salvatorelli
IG: dario_salvatorelli | FB: Dario Salvatorelli

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