VOTO 10: al Trapani Shark e Cremona
Prosegue senza indugio alcuno il cammino del Trapani Shark di coach Jasmin “Gelsomino” Repesa che passeggia a Desio vs Cantù nel secondo tempo, onestamente però non proprio la squadra che al momento potrebbe impensierire i siciliani. I quali, comunque, non abbassano la guardia malgrado siano reduci dalle vicende europee di Coppa (KO casalingo in BCL vs il Tofas Bursa), e che avrebbero potuto approcciare la sfida con minore intensità. Privi ancora di JD Notae (noie muscolari), e di Amar Alibegovic, sale sul gradino più alto del podio Paul Eboua che iscrive a referto una doppia doppia roboante da 18 p.ti e 16 rimbalzi (più 1 assist…), dettaglio tecnico che Trapani usa molto bene vs Cantù (32-49 il computo dei rimbalzi per i granata): senza la penalizzazione la squadra del rutilante presidente Antonini sarebbe ovviamente in testa con il suo 3 su 3 in stagione.
Mentre è Cremona, la squadra di coach Pierluigi Brotto silente ed umile, che verga l’impresa nel posticipo del 3° turno del girone di andata della LBA 2025-26 passando al PalaDozza di Bologna e rifilando ai campioni d’Italia in carica della Virtus il primo dispiacere in LBA nella stagione. Una gara ai limiti della perfezione che nasce da una difesa molto, molto attenta specialmente a protezione del ferro (30-30 il computo dei rimbalzi), mentre in attacco Cremona non sbaglia praticamente mai: 54% dal campo totale vale più di mille parole! Sei uomini in doppia cifra ne spiegano la grande serata ma soprattutto si rivede il gioco corale che ha sempre fatto la forza dei Falchi lombardi dove è la squadra che vince: Aljhami Durham 17; Payton Willis 14 (più 3 assist); Taijon Jones, Giovanni Veronesi ed Ousmane ‘Ndiaye 11; infine un Davide Casarin da 10 p.ti e ben 7 assist, con canestro da tre alla Steph Curry, da centrocampo! Grande serata, grande prestazione sperando che però non rimanga fine a se stessa perchè la nostra pallacanestro ha bisogno di belle favole!
VOTO 9: alla Germani Brescia
Un bel 9, forse anche 9+ alla Germani Brescia che, zitta zitta, si prende la vetta della graduatoria in solitaria (grazie Cremona!), a modo suo vincendo ad Udine sul campo dell’altra neo-promossa (campo per niente facile), assorbendo molto bene la buonissima partenza dei friulani per poi uscire alla distanza grazia ad un Nikola Ivanovic da 26 p.ti e 6 assist e con un 54,5% da tre difficile da contenere, MVP del match ma che s’avvale anche della doppia doppia di Miro Bilan (12 p.ti e rimbalzi), dell’efficacia di Maurice Ndour (13 p.ti e 6 rimbalzi), oltre che alla solita verve di Mr. Utility, al secolo Jason Burnell (solo 6 p.ti con 1/7 al tiro ma ben 8 rimbalzi). Beh, Matteo Cotelli, giovane e deb in LBA, ringrazia sentitamente.
VOTO 8: alla Reyer Venezia, Trento e Napoli Basket
Un segnale molto forte e preciso da parte della Reyer Venezia che al Taliercio ha annichilito con un +36, netto e perentorio nell’anticipo del sabato sera la Pallacanestro Trieste, facendo seguito alla pari, bella prova casalinga di Eurocup vs il Klapeida. La qualità c’è, i 30 assist serviti lo evidenziano (stratosferico il 71,7% da 2), ma soprattutto si spera che la malasorte (vedi alla voce “infortuni”), la smetta di visitare con frequenza il team orogranata, oggettivamente spesso frenata anche nelle passate stagioni da questo fattore molto complesso da prevedere e da gestire in toto. La parola magica però a questo punto si chiama continuità, prima di tutto nei risultati ma anche nelle prestazioni, altrimenti si rischia di ripetere un’altra stagione da “Bella, che non balla”.
E torna alla vittoria anche Trento che infligge all’ex capolista, imbattuta Derthona il primo KO stagionale tra le proprie mura amiche, dimostrando di aver digerito molto bene la sconfitta di Londra in EuroCup appena 72 ore prima. Gara scintillante per i ragazzi di coach Massimo Cancellieri con il pubblico che saluta abbracciandolo metaforticamente Saliou Niang, presente sugli spalti di ritorno da Villerbaunne dopo la vittoria della Virtus Bologna in Euroleague ma soprattuto applaude una squadra che ottiene da DJ Stewart e DeVantè Jones un doppio 19 p.ti a referto, oltre che un Matas Jogela che smazza 6 assist, segna 7 p.ti e raccoglie 5 rimbalzi. Vittoria solidissima quindi con vittoria anche a rimbalzo (36-25), molto bene anche Andrej Jakimovski mentre Cheickh Niang non brilla come all’esordio, emozionato per la presenza del fratello?
Primo acuto in stagione per l’ambiziosa Napoli Basket di coach Alessandro Magro che passa al PalaVerde di Treviso in modo anche più netto di quanto dica il +7 finale ed è una bella reazione specialmente dopo le prime due battute d’arresto (Virtus Bologna e Trieste in casa), che avevano messo in allarme tutto l’ambiente Azzurro. Una vittoria importante in un palazzetto non facile come quello del Treviso e che si fonda su di un gioco fatto di maggiore applicazione in difesa o, perlomeno, di un atteggiamento difensivo finalmente degno di questo nome per larga parte del match e senza esagerare nel tiro da tre. MVP del match Naz Mitrou-Long, autore di 13 p.ti, 8 rimbalzi e 6 assist malgrado proprio l’1/5 da tre perchè recupera addirittura anche 3 possessi indicando la via ai compagni, un pò svogliati nelle due uscite precedenti. Adesso però vs Reggio Emilia in casa bisogna continuare…
VOTO 7: all’Olimpia Milano
Seppur soffrendo un bel tot in quel di Sassari, come nella migliore delle tradizioni nelle sfide tra le due rivali di un tempo che fu, buona vittoria per Milano per riprendere lo stato di normalità delle cose confermando la bella vittoria in Euroleague a Kaunas, due risposte che appianano (per il momento?), le polemiche sulla partenza del team con il budget più elevato (da sempre), in LBA oltre la brutta gara martedì scorso in quel di Monaco di Baviera. E se Pippo Ricci non ripete lo straordinario 5/5 di giovedì scorso in Lituania (a Sassari 1/7…), coach Messina si consola con il 12 p.ti più 8 rimbalzi del Pippo nazionale, con i 19 di Booker ed i 14 di Armoni e la crescita di Ellis. Siamo sulla buona strada…
VOTO 6: a Reggio Emilia
Si riprende la scena l’UnaHotels Reggio Emilia e lo fa in modo perentorio battendo al PalaBigi l’Openjobmetis Varese, un +24 che matura periodo dopo periodo con una prestazione convincente e riscattando il KO di Cantù di domenica scorsa, calcolando la tara però dell’avversario, al momento in difficoltà. Restano comunque sul campo le buone sensazioni di Jaylen Barford (19) ed il grande ex, lo scatenato Tomas Woldetensae (13 p.ti più 9 rimbalzi e 3 assist), che risulta insidiare la miglior gara di Troy Caupain (10 p.ti, 3 rimbalzi e 9 assist), con Jaime Echenique che ne mette 14. Tra 48 ore si va in campo in FIBA Europe Cup vs il BC Bashkimi e per bissare la bella vittoria di Digione al debutto nel torneo ma occorre anche maggiore continuità di rendimento.
VOTO 5: a Cantù ed Udine
Insufficienza doppia, sebbene di poco, per le due neo-promosse. Prima di tutto Cantù che perde però senza sbracare in casa vs la capolista in pectore Trapani dimostrando che comunque per lei quest’anno, al ritorno in LBA dopo 4 stagioni di purgatorio, sarà un campionato molto difficile nel quale dovrà dare fondo a tutte le sue risorse. Lo sa bene coach Nicola Brienza che nel frattempo osserva la crescita a questi livelli di Grant Basile (14 p.ti, 3 rimbalzi e 3 stoppate rifilate), anche se soffre ancora molto gente come Paul Eboua mentre Giordano Bortolani continua a segnare (15 p.ti), malgrado un 1/7 da tre non proprio edificante. E c’è anche un Andrea De Nicolao da 5 assist ma zero punti mentre delude un pò la sezione extra-europea, Xavier Sneed a parte con 9 p.ti e 7 rimbalzi più 2 assist. A dirla tutta, insieme con Ricky Moraschini (in verità non proprio scintillante vs Trapani), il nucleo italiano non è malvagio ma quello straniero appare avere pochi punti nelle mani, come già visto a Trento. Si attendono sviluppi dal mercato?
Udine invece s’inchina alla graniticità di Brescia, squadra che per farla andare al tappeto bisogna sfoderare una prestazione di livello. Comunque la squadra di coach Adriano Vertemati cade ma senza crollare di schianto. Anche per Udine vale il discorso fatto per Cantù però al contrario. Infatti al netto del team italiano con Mirza Alibegovic in auge vs Brescia (21 p.ti), e Matteo Da Ros (7 p.ti più 8 rimbalzi), sia Andrea Calzavara che Iris Ikangi non hanno lasciato una grande traccia di sè. E comunque se anche Eimantas Bendzius gioca 12′ e non ne mette dentro uno di canestro, ovvio che tutto si complica pur tenendo presente l’avversario che hai davanti ed il gran da farsi di Anthony Hickey (20), DJ Brewton (12) e Skylar Spencer (7 p.ti più 8 rimbalzi).
VOTO 4: a Treviso
Terza sconfitta su tre gare per Treviso con un inizio non proprio esaltante e che evoca stagioni nemmeno troppo lontane, vissute con tanti patemi d’animo. Ma se mentre le due sconfitte precedenti erano arrivate vs Brescia all’esordio e domanica scorsa vs Derthona, due squadre di alta classifica, vs Napoli domenica ed in casa i padroni di casa hanno stentato molto a trovare il bandolo della matassa. Si vede che l’assenza di Briante Weber stia iniziando a pesare nell’economia offensiva di squadra ma anche spalle a canestro, ricordiamo che l’ex Reggio Emilia e Sassari non sia solo un buon realizzatore e catalizzatore di gioco bensì anche un buonissimo difensore. Al momento il “vecchio” Joe Ragland (14 p.ti ed 8 assist), cerca di fare il suo con Abdur-Rhakam (9). Se poi si tira da 3 con il 26,3%, ogni gara da vincere diventa una piccola impresa. Comunque sta salendo di colpi Kruize Pinkins (13 p.ti e 9 rimbalzi), insieme a DeShawn Stepehens (12 p.ti più 8 rimbalzi), sebbene sia sempre Osvaldas Olisevicius a metterne più di tutti (17 più 5 rimbalzi). Federico Miaschi sta crescendo a sua volta (10) ma il suo 1/5 da tre ne testimonia ancora una qual certa difficoltà a tenere un certo passo, per David Torresani un turno “no”. E domenica a Cremona ci si gioca forse un pò di permanenza…
VOTO 3: alla Pallacanestro Trieste e Virtus Bologna
La ripassata in padella del Taliercio di Mestre vs la Reyer di sabato sera (-36), è un segnale importante che dovrebbe far riflettere il team alabardato sulla reale consistenza del roster se, come voluto fortemente in estate e poi realizzato dalla proprietà, si desidera competere degnamente su due fronti come la LBA e le coppe Europee. Tra l’altro, anche se con diversi rimpianti, in BCL la squadra non ha sfigurato subendo il KO da un vecchia conoscenza LBA come Frederick Gillespie del Galatasaray a pochissimo dalla fine ma guai a prestare troppa attenzione al torneo continentale perché così si rischia di arrivare a febbraio con qualche batteria energetica di meno nello storage. Schiaffone, condizionato anche dalla buonissima serata da parte della Reyer? Lo vedremo.
Stesso voto per una brutta, brutta Virtus Bologna che perde la sua prima sfida in questa LBA in casa e vs una Cremona a dir poco centrata e concentrata, quello che invece non è la squadra di coach Dusko Ivanovic che dal 30-21 del secondo periodo, riesce nell’impresa di subire un parziale fanta-cestistico da 0-28 a cavallo dello stesso periodo e del terzo, stabilendo così un record negativo più unico che raro e che ovviamente decide la sfida, nonostante un logico ma tardivo tentativo di rientro dal -30 del 28′ di gioco. Ebbra della doppia vittoria in Euroleague, in casa vs l’AS Monaco e dopo a Villerbaunne meno di 72 ore fa, le V Nere si concedono così forse un turno di riposo? Non si va certo in campo per perdere ed allora grande merito a Cremona per questo KO inatteso. Certo è che se si inizia a compromettere il percorso in LBA, iniziato molto bene, a maggio i playoff potrebbero riservare brutte sorprese nel cammimo al back to back in campionato?
VOTO 2: alla Pallacanestro Varese
Per Varese la vittoria al debutto in quel di Sassari sembra già, due turni dopo, un lontano ricordo passato dal tonfo (prevedibile), interno vs Milano ma specialmente domenica sera al PalaBigi. Squadra che parte bene ma che poi, lentamente, si sfarina non trovando più certezze se non nella coppia Matteo Librizzi ed Oliver Nkamhoua (19 p.ti a testa, con il play italiano che tira 5/7 da tre). Alla fine il -24 mostra crudemente una squadra in difficoltà, che fatica a creare gioco e che stenta a migliorare spalle a canestro, con un Stefan Moody in cabina di regia sempre più oggetto misterioso. Aggiungiamoci poi le dichiarazioni finali di coach Kastritis che non sono negative ma che certifica un disagio mal celato ed anzi, evidente ormai. Occorre metterci una pezza, forse più di una…
VOTO 1: alla Dinamo Sassari
Continua purtroppo in Sardegna l’assenza di un numero positivo nella casella “vittorie” in stagione sia dopo la sconfitta in quel di Lisbona al debutto in FIBA Europe Cup (…a Lisbona…Avete letto bene…), sia dopo la quasi Mission Impossible di battere, seppur in casa, l’Olimpia Milano. E malgrado una prova comunque confortante nonostante tutto da 42,6% dall’arco, coach Bulleri dovrà comunque alzare il tono di voce e d’intensità in palestra perché per un Desure Buie che trascina i Giganti dell’indimenticabile stagione 2014-15 con una gara da 16 p.ti, 6 rimbalzi e 6 assist, il resto appare molto aggrappato alla coppia Thomas-Beliauskas. Ma con il doppio impegno una rotazione ad otto potrebbe rivelarsi un peso complesso da sostenere a lungo e se a questo si aggiunge una coppia McGlynn-Johnson che non convince, c’è poco da sorridere ad oggi.
Voto -100: al “tifoso” assassino
Non ci sono prove conclamate, nel momento in cui scrivo, che a scagliare il mattone che ha ucciso il povero Raffaele Marianella, secondo autista del pullman del Pistoia Basket, sia stato un tifoso della Sebastiani Rieti. E’ probabile che sia così ma chiunque sia stato, chiunque, spero tanto sia individuato, processato e gettato in carcere sine die a riflettere sul suo gesto vergognoso, inqualificabile, ricco solo di tanta desolata ignoranza e pochezza umana. L’odio non può e non deve essere una giustificazione per insanguinare il nostro e nessuno altro sport, dal calcio alla pelota basca! Condoglianze alla famiglia, di cuore ma per favore, sfruttiamo questa tristissima pagina domenicale di ordinaria follia per trarne insegnamento affinchè nulla a che di simile abbia a che ripetersi…
Fabrizio Noto/FRED
X: Fabernoto