LBA Playoff 2025 Finale G1: Shengelia logora chi non ce l’ha. La Germani ci prova fino alla fine, ma il campione georgiano e l’infortunio di Ndour fanno svanire il sogno.

Bologna, 12 giugno 2025 – Dura tre quarti il sogno di Brescia di vincere gara#1 alla Virtus Segafredo Arena, esattamente 29 minuti e 10 secondi, fino quando Ndour non si infortuna e deve abbandonare il campo.

Bella partita, incerta fino alla fine quella di questa sera, dove i ragazzi di Beppe Poeta hanno fatto capire a tutti gli spettatori che non erano venuti a Bologna per fare gli agnelli sacrificali, ma per giocarsi fino alla fine una finale meritatatissima contro una Segafredo ancora priva di Klyburn e Polonara, come in gara#3 e gara#4 contro l’ Olimpia.

La Germani ha mostrato la solita qualità offensiva e, nonostante la serata non precisissima al tiro della coppia Della Valle Ivanoivc, ha trovato soluzioni dall’arco con tutti gli altri componenti della squadra, obbligando la Virtus ad inseguire per 3 quarti di gara. Fino a quando per i padroni di casa l’unico giocatore sceso in campo è stato Shengelia gli ospiti hanno avuto gioco abbastanza facile a rimanere in vantaggio, soprattutto sfruttando l’inizio di terzo quarto, quando Burnell e compagni arrivavano sul +10, ma a questo punto l’orgoglio bianconero ha avuto un sussulto. Cordinier si risvegliava dal letargo del primo tempo, Zizic dava segnali di vita, ed i rimbalzi offensivi lombardi, che tanto avevano fatto male ai bianconeri nella prima parte di gara venivano a mancare, e anzi era Bologna che cominciava a fare la voce grossa sotto il canestro bresciano, come era lecito aspettarsi alla vigilia di quasta gara#1.

Con l’infortuni di Ndour le rotazioni bresciane, già non lunghissime di partenza, venivano ridotte all’osso e il Bilan lucido centro boa di inizio gara cominciava a dare segni di affaticamento, mentre Morgan ed il solito positivissimo Diouff cominciavano ad indirizzare la gara verso la Virtus, con Cordinier che enel finale faceva un paio di giocate difensive decisive per spegnere le velleità dell’indomita Germani, rubando il pallone decisivo dopo l’ultima rimessa.

Ora in casa bresciana non escono notizie sulle condizioni di Ndour, ma è pacifico che se il giocatore senegale non potesse scendere in campo sabato sera, o peggio avesse finito la stagione, le possibilità della Germani si ridurrebbero alquanto, considerando che l’ottavo uomo sarebbe Mobio e che l’unica soluzione credibile potrebbe essere andare piccola con Burnell da n°4 per tantissimi minuti e non sarebbe credibile sperare di avere una serata ancora migliore del 41.9% nel tiro dalla lunga distanza.

In casa Virtus il messaggio crediamo sia arrivato forte e chiaro, per battere questa Brescia l’impatto non può essere quello del primo tempo di gara#1, perchè il rischio di farsi male sarebbe grossissimo. E’ necessario che Cordinier abbia le sinapsi attive e che tutti i piccoli facciano un lavoro migliore sui tagliafuori difensivi. Sarà necessario studiare qualcosa sui cambi sistematici per non mettere subito Taylor in difficoltà e, come già detto, non affrettare le soluzioni offensive per non fare una partita al ritmo preferito dagli avversari.

LE PAGELLE

00- Isaia Cordinier 5,5: nel primo tempo è svagato e sembra assente, poi, probabilmente, negli spogliatoi ha preso un caffè, e quello rientrato nel terzo quarto è più attivo, sveglio, mette in partita Zizic e soprattutto nel finale mette insieme due giocate difensive che chiudono la partita. Alla VIrtus, però, serve l’ Isaia di Milano.

2- Matteo Accorsi n.e.

3- Marco Belinelli 5,5: fa un cameo di 5 minuti e poi vine panchinato, ma in quel frangente riesce comunque a farsi trovare nel suo solito backdoor. Con il giro di palla di Brescia la sua mancanza di reattività può essere pericolosa per Bologna, ma non meravigliatevi di trovarlo in campo nel prosieguo della serie.

6- Alessandro Pajola 6,5: il lavorro difensivo sui piccoli avversari si fa sentire, è sempre sul pezzo e mette un paio di bombe di un peso specifico assoluto.

11- Brandon Taylor 5,5: non fa vedere le scintille di gara#3 a Milano, anche perchè Brescia, essendo organizzata, va subito a cercare il suo missmatch sui cambi, però con lui in campo il gioco è sicuramente più organizzato.

21- Tornike Shengelia 8,5: che dire? E’ diventato leader, nel primo tempo tiene su di peso tutta la squadra, e nel secondo fa tutto quello che è in suo potere per far entrare in partita i compagni, sembra quasi che gli stop fisici avuti durante la stagione gli abbiano permesso di arrivare a questo finale di stagione col serbatoio delle energie non del tutto a secco.

23- Daniel Hackett 6,5: è sempre lui, presente, sportivamente cattivo e pugnace. Difende su chiunque passi dalle sue parti, non molla un centimetro sui cambi e ringhia sempre e comunque, mi ripeto, capo branco.

30- Matt Morgan 7+: anche lui ha un inizio difficile, ma nel secondo tempo ingrana la quarta e diventa la seconda bocca da fuoco che tanto mancava a Bologna. A differenza di altre volte trova fortuna sotto canestro andando in penetrazione guandagnandosi 11 tiri liberi che mettee tutti a segno. E’ un diesel, però si sente.

35- Mouhamet Rassoul Diouf 7+: altra gara tutta sostanza. Dimostra una durezza mentale inaspettata ad inizio stagione ed è sempre lucido nelle scelte. In difesa cambia su chiunque e riesce a rubare un pallone dei suoi che aiuta ad indirizzare la gara, grande.

41- Ante Zizic 6+: sembra sempre giocare sulle uova, ed inizia anche lui male, ma ha la costanza di non abbattersi ed è importantissimo nel ricucimento dal -10 di inizio terzo quarto.

45- Nikola Akele 6: non è scintillante, vero, ma non fa mai danni, è sempre attento e concentrato, magari il togliersi un po’ di timidezza offensiva potrebbe dare una mano.

2- Miro Bilan 6,5: finchè il fiato regge fa da centro boa per i compagni e punisce sotto le plance offensive, difensivamente non è mai stato un mastino e soffre il peso di Zizic e la mobilità di DIouff, nel finale, con le energie in calo, commette troppi errori.

3- Giancarlo Ferrero s.v.

5- Chris Dowe 6+: è limitato dai falli, ma mentre nel primo tempo punisce ogni distrazione di Bologna, nel secondo non riesce a prendere la targa di Morgan.

8- Amedeo Della Valle 5,5: non è preciso come nella serie contro Trapani, ma il trattamento Hackett/Pajola, ed un paio di mancati fischi lo irretiscono. Difensivamente non è mai stato un mastino, ma ci prova.

9- Maurice Daly Ndour 7+: fino a quando sta in campo è un rebus di difficile soluzione per la difesa Virtus, ha un piazzato dalla media quasi automatico che fa malissimo a difese non abituate a quel tipo di soluzione e la sua dinamicità è difficilmente arginabile.

10- Jason Burnell 7: è la dinamo di Bresci, quando entra dalla panchina sprigiona energia continua ed è precisissimo, ogni tanto dietro fa fatica, perchè i kilogrammi ed i centimetri non si insegnano.

18- Nikola Ivanovic 7,5: è il cervello pensante di tutta la squadra, trova il compagno meglio piazzato come un rabdomante con le vene idriche, smazza 11 assist, ma nel finale cala anche lui, in questi play off sta facendo fatica con le conclusioni dall’ arco.

21- Joseph Mobio 6: entra, mette una bomba, e poco altro, ma in questa Germani per ora bastava, se non dovesse esserci Ndour dovrà provare a dare qualcosa di più.

23- Demetre Rivers 7+: se avesse continuato come nel primo tempo avrebbe preso 9, dopo una prima metà di gara a 360° fra canestri, rimbalzi offensivi e corse nel finale sparisce, ma è giocatore pericolosissimo.

25- David Reginald Cournooh 6+: entra e anche lui mette una bomba, ma poi fa poco altro, anche perchè Poeta non può permettersi di lasciare a sedere Della Valle e Ivanovic.

35- Lorenzo Pollini n.e.

Highlights

Sala Stampa

Virtus Segafredo Bologna vs Germani Brescia 90-87

Parziali: 20-23; 21-22; 22-22; 27-20

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