NBA Finals 2025 #Game4: I Thunder battono i Pacers alla Gainbridge Fieldhouse e riportano la serie in equilibrio

Indiana ci ha provato, ma questa volta non è bastato. Gara 4 ha confermato che questa serie tra Pacers e Thunder è tutt’altro che scritta: ogni partita è una montagna da scalare, e stavolta è stata Oklahoma City a trovare le energie, il carattere e la lucidità per portarla a casa.

Indiana, sospinta da un altro grande pubblico alla Gainbridge Fieldhouse, ha avuto in mano più volte la possibilità di indirizzare la gara, ma ha sprecato occasioni e, soprattutto, ha faticato a trovare continuità offensiva. Tyrese Haliburton, pur non demeritando, non ha replicato la prova brillante di Gara 3. Ha chiuso con 18 punti e 7 assist, ma è sembrato meno lucido, meno efficace in penetrazione, e nel finale ha anche commesso un paio di errori non da lui. 

Pascal Siakam ha provato a suonare la carica, e a tratti ci è riuscito. 20 punti, 8 rimbalzi, e tanto lavoro “sporco”, soprattutto nei momenti in cui Indiana è sembrata smarrirsi. Ma non è bastato. Questa volta il sostegno del supporting cast non è stato puntuale come in gara 3: Myles Turner è stato impreciso al tiro, mentre McConnell, dopo il lampo della partita precedente, è stato contenuto meglio dai Thunder, anche se la sua energia è rimasta contagiosa.

Dall’altra parte, Shai Gilgeous-Alexander ha risposto da leader vero. Ha guidato OKC con 35 punti, il canestro del sorpasso nell’ultimo quarto e tanta pazienza. Ha saputo aspettare il suo momento e ha colpito nel momento più importante della partita, forse della serie. Si è preso tiri difficili, ha punito i cambi difensivi e ha trovato il modo di coinvolgere i compagni con maturità.

Il contributo di Chet Holmgren è stato ancora una volta fondamentale. Il lungo ha chiuso con 14 punti e 15 rimbalzi, ma soprattutto ha difeso il ferro con una presenza che ha scoraggiato diverse penetrazioni di Indiana. Anche Jalen Williams è stato decisivo: 27 punti, ma ancora più importanti sono stati i suoi canestri nel momento in cui la partita sembrava sfuggire al controllo di OKC.

E poi c’è l’impatto di Alex Caruso: i suoi 20 punti, la sua tenacia difensiva e la capacità di rubare palloni hanno dato una scossa all’intera squadra, accendendo la scintilla di alcuni punti chiave della partita.

Il vero momento di svolta del match non è stato un singolo canestro, ma una raffica di colpi assestata dai Thunder nel quarto periodo. Hanno piazzato un parziale di 9-0 che ha tagliato le gambe a Indiana, grazie a una difesa asfissiante e a canestri pesanti come macigni. I Pacers hanno provato a rialzarsi, ma hanno mostrato poca lucidità nel finale di gara.

La serie ora è sul 2-2, ed è ufficialmente entrata nella fase “mentale”. Le due squadre si conoscono, si temono, si studiano. Ogni partita è un nuovo racconto, ogni dettaglio conta. Per Indiana resta il rammarico per non aver chiuso in casa una gara abbordabile, ma anche la consapevolezza di poter competere fino alla fine. Si torna ora a Oklahoma City per Gara 5, in un contesto che sarà caldissimo, e dove i Thunder proveranno a sfruttare l’inerzia per rimettersi davanti.

Ma se c’è una cosa che questa serie ha insegnato, è che non c’è niente di scontato. E che nessuno, in campo, ha intenzione di mollare. In altre parole, una delle serie di finale più belle di sempre. In barba a chi ha scelto di non guardarla perché non giocano i Lakers e/o i Celtics…

IL TABELLINO: Oklahoma City Thunder 111104 Indiana Pacers

HIGHLIGHTS


LE PAROLE DEI PROTAGONISTI


Si ringrazia la pagina Facebook “NBA” per il materiale fotografico ed il canale youtube di NBA on ESPN e quello di GAMETIME HIGHLIGHTS per il materiale video.

Dario Salvatorelli

IG: dario_salvatorelli | FB: Dario Salvatorelli

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