Al PalaDozza va in scena il posticipo che chiude la 1ª giornata del nuovo campionato tra i campioni d’Italia della Virtus Bologna e il Napoli Basket. A trionfare sono proprio i padroni di casa, con il risultato di 105 a 88. Le Vunere si presentavano a questa partita reduci dalla sconfitta in Supercoppa contro Milano e dalla prima “double week” di Eurolega, dove gli uomini di coach Ivanovic hanno conquistato una sofferta ma importante vittoria contro il Real Madrid.
Napoli, invece, arrivava all’esordio stagionale dopo un’estate segnata da una rivoluzione totale, partita dalla società fino ad arrivare al roster.
La partita non è stata quasi mai in discussione, anche se nei primi minuti del primo quarto la Virtus ha un po’ subito la voglia dei partenopei di fare il “colpaccio”. Poi, però, Pajola e compagni hanno preso il comando delle operazioni e Napoli ha rincorso per tutta la gara.
Nonostante i cambiamenti estivi, Bologna è una squadra già rodata, con i suoi leader, Pajola e Hackett su tutti, entrambi con la V praticamente cucita sul cuore. Accanto a loro Morgan, Taylor, Diouf e il giovane Accorsi, anche loro confermati. Situazione diversa per i campani, che hanno chiuso un ciclo sofferto con la vecchia società del presidente Grassi, basti pensare alla scorsa stagione, con la prima vittoria arrivata solo nel penultimo weekend di dicembre. Un periodo comunque segnato da una splendida e inaspettata vittoria alle Frecciarossa Final Eight di Coppa Italia 2024 a Torino. Alla famiglia Grassi va un forte ringraziamento da tutto il popolo napoletano, ma era giusto affidarsi a una nuova società con ambizioni alte (per approfondire tutti i dettagli rimandiamo al link dedicato).
Tornando all’incontro, uno degli aspetti su cui dovranno lavorare entrambi gli allenatori è la difesa. Ivanovic ha ribadito che, per riconfermarsi al vertice, servirà ancora una volta tanta intensità, partendo dal lavoro nella zona preferita di Pajola e poi divertendosi con la nuova “bocca di fuoco” della Virtus, Carsen Edwards.
Discorso diverso per coach Magro: Napoli è apparsa in grande difficoltà nella metà campo difensiva. Non è un caso che Bologna abbia superato quota 100 punti, già in pre-season, infatti, gli azzurri avevano spesso subito punteggi molto alti. Non sarà facile sistemare tutto, ci vorrà ancora tempo per vedere le vere potenzialità della squadra, totalmente nuova e alla ricerca di una chimica difensiva.
Bologna, ad oggi, rimane la squadra più forte d’Italia. Parte da favorita dopo il successo della passata stagione e grazie a un gruppo, come detto, già affiatato e completo in ogni reparto. A conferma di ciò, basta guardare alla principale rivale: Milano, che domenica scorsa contro Tortona ha dimostrato ancora una volta di non essere cambiata. La squadra di Messina continua a mostrare gli stessi limiti delle scorse stagioni e, con un calendario ancora più lungo del solito tra campionato ed Eurolega, il rischio concreto è che la Supercoppa vinta al Forum contro Brescia resti l’unico trofeo stagionale.
Da sottolineare anche l’ottimo pacchetto di italiani a disposizione di Ivanovic, con l’aggiunta di Saliou Niang, che alza ulteriormente il livello.
Se Ivanovic può dormire sonni tranquilli con i suoi italiani, discorso opposto per Magro, ieri l’apporto dei giocatori italiani è stato quasi nullo. Gentile, Treier e Faggian non sono riusciti a incidere nella fase realizzativa e, con un Caruso non ancora in forma, gli stranieri di Napoli dovranno fare gli straordinari per colmare le lacune.
In estate la società ha scelto di concentrare gran parte del budget sul mercato USA: scelte che verranno ripagate? È presto per dirlo, ma la squadra ricorda molto la prima Napoli di Milicic, tanto talento tra gli americani, ma poco contributo dagli italiani.
La prossima sfida delle Vunere sarà a Udine nell’anticipo del sabato sera, mentre i partenopei debutteranno al PalaBarbuto, sempre sabato, contro Trieste.
IL TABELLINO: Virtus Bologna 105 – 88 Napoli Basket
LE PAGELLE

Alessandro Pajola 7,5: Il suo apporto è come sempre monumentale, si sbatte in difesa come sempre ed è il migliore per valutazione. Un giocatore come lui difficilmente riesci a tenerlo fuori, ogni allenatore vorrebbe avere un Pajola nella sua squadra. Vitale!
Brandon Taylor 6,5: sa che quest’anno il reparto play-guardie della Virtus è molto folto quindi avrà meno spazio, ma quando viene chiamato in causa si sporca sempre le mani. Peccato non averlo chiamato prima di Maggio 2025.
Daniel Hackett 5,5: l’unico giocatore di Bologna con plus minus negativo, commette 3 falli in 10 minuti e non entra mai nel vivo della partita
Carsen Edwards 7: la tripla facendo saltare Flagg è poesia in movimento. In estate c’era preoccupazione sul nuovo campionato e per gli addii di tanti giocatori impattanti che avevano lasciato l’Italia, su tutti Mirotic e Sheneglia, ma se il primo ricambio s’intitola Carsen Edwards, beh ci sarà da divertirsi. Quando decide di accendersi è letteralmente infermabile.
Matt Morgan 7+: è il miglior realizzatore delle Vunere, piazza 16 punti in 18 minuti. Questa potrebbe essere la sua stagione.
Karim Jallow 7: ricopre perfettamente i panni dell’equilibratore, ricordiamoci che dovrà sostituire un certo Isaia Cordinier e, per ora, si sta integrando alla grande.
Saliou Niang 6,5: all’inizio va in difficoltà causa troppi falli commessi, ma poi si accende e vola sulle teste degli avversari. Miglior giovane del campionato in arrivo?
Derrick Alston 7-: in campionato giocherà tanto, Ivanovic gli concede 25 minuti sul parquet e lui mette a referto 15 punti, 4 rimbalzi e 2 assist. Non è ai livelli di Toko, ma ha enormi margini di miglioramento.
Alen Smailagic 7: da dietro l’arco è una sentenza, sono pochi i lunghi del campionato con quella mano così educata. Sarà una pedina fondamentale in tutta la stagione per coach Ivanovic.
Momo Diouf 7+: vince la sfida contro il suo connazionale Guglielmo Caruso, fa la voce grossa sotto i tabelloni. Super Momo!

Naz Mitrou-Long 6,5: l’acquisto più richiesto da coach Magro si ripresenta al pubblico della LBA smazzando 12 punti e 10 assist, partita quasi perfetta se non fosse per la sua scarsa precisione dalla linea dei 6,75m e qualche sbandamento difensivo di troppo. Quando sarà a pieno regime ci sarà da divertirsi con l’ex Brescia.
Stefano Gentile 5: gioca 3 minuti a cavallo tra il primo e il secondo quarto in cui fa estrema fatica a tenere i ritmi di gara. Ancora oggi appare strano il triennale offerto al nativo di Maddaloni.
Rasir Bolton 6-: primo tempo da horror terminato a quota 0 punti, poi si riprende a suon di penetrazioni. In difesa soffre maledettamente le guardie della Virtus causa taglia fisica non delle migliori.
Ishmael El-Amin 4: un pesce fuor d’acqua, ma è presto per fare processi. Totalizza 0 punti in 20 minuti, se Napoli ieri ha fatto così tanta fatica al tiro da 3 punti la colpa è anche la sua. Un altro problema del roster è che sia lui sia Bolton sono molto simili come prototipo di giocatore, anche per taglia fisica, dovrà essere molto bravo Magro a nascondere queste problematiche.
Leonardo Faggian 5,5: parte in quintetto per dare maggiore solidità difensiva, non parte benissimo, ma non gli viene data una seconda chance e sembra essere quasi dimenticato da Magro.
Savion Flagg 7: conferma quanto visto in Pre-Season, un giocatore che fa del suo strapotere fisico la sua arma principale. Unico neo, ma come tutto il resto della squadra bisogna limitare le amnesie difensive. I problemi ai tiri liberi, per ora, non sembrano così tanto gravi.
Aamir Simms 7,5: sul parquet fa letteralmente quello che vuole. Deve riprendersi da una stagione non al meglio con la Reyer Venezia e lo si intravede già dai primi minuti della partita. Con il suo tiro da 3 farà divertire migliaia di napoletani.
Kaspar Treier 6: il suo solito lavoro sporco, funzionale alle esigenze dello staff tecnico, ma con un Simms del genere difficilmente verrà impiegato oltre i 10 minuti a partita.
Guglielmo Caruso 5: se poteva dare un segnale a coach Banchi per la Nazionale questo è stato il primo “passo falso”. Bisognerà avere tanta pazienza con Willy, poichè viene da 2 anni in cui la panchina è stata la sua migliore amica.
Ed Croswell 7-: sorprende tutti con una prestazione importante all’esordio in Serie A. Ad oggi è molto più pronto di Caruso. Da migliorare alla linea della carità con una meccanica alquanto rivedibile.
SALA STAMPA
Le parole di coach Alessandro Magro: “È stato un battesimo del fuoco, sapevamo che la partita sarebbe stata complicata da un punto di vista fisico e tecnico, non scopriamo noi la qualità che Bologna, anche con il nuovo roster, ha dimostrato in Supercoppa ed Eurolega. Siamo partiti con un po’ di timore reverenziale, che ci può anche stare, abbiamo rotto il ghiaccio. Ai miei giocatori ho detto che ci sono tante cose su cui migliorare, da un punto di vista difensivo dove abbiamo concesso canestri troppo facili, ma credo che questa squadra abbia qualcosa per dar fastidio da “underdog”, perché non è facile venire al PalaDozza, che è un campo abbastanza difficile, ed abbiamo comunque tirato con il 68% da 2punti, smistato 19 assist contro Bologna. La differenza sostanziale è stato sicuramente il tiro da 3 punti, e noi teoricamente abbiamo costruito una squadra con il tiro da 3 nelle sue armi. Possiamo e dobbiamo gestire una serata con una cattiva percentuale da 3, ma non una serata dove manchiamo di consistenza difensiva ed offensiva, non lo abbiamo fatto per tutti e 40 minuti ed è qualcosa da cui ripartire. Abbiamo tanto ancora da lavorare ma credo tanto nei miei giocatori e partire con uno “schiaffo” potrebbe anche essere un vantaggio. Restiamo umili, con i piedi per terra, continuando a lavorare. Amo i miei giocatori e credo che questa squadra possa far bene.”
Le dichiarazioni di coach Dusko Ivanovic: “Questa squadra ha bisogno di difendere e oggi non abbiamo mantenuto il livello difensivo visto in precedenza, così come successo a Valencia. Nei primi 20′ abbiamo approcciato anche bene ma poi non abbiamo fatto lo stesso nel secondo tempo. Questa è stata una partita che può piacere ai tifosi, ma non può piacere a noi, perché la nostra natura è quella di difendere. Non abbiamo solamente giocatori giovani, ma soprattutto molti giocatori nuovi per i quali è necessario entrare nei nostri meccanismi per affrontare al meglio gli impegni che seguiranno nelle prossime settimane. Venivamo dalla gara contro Valencia che gioca in maniera veloce e davanti abbiamo Parigi che gioca in maniera altrettanto veloce. Noi dobbiamo giocare in maniera veloce ma soprattutto difendere. Per vincere contro squadre di alto livello bisogna difendere e l’obiettivo della Virtus è vincere, quindi bisogna migliorare difensivamente.“
Giuseppe Armini
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