Dopo 2 anni, la Pallacanestro Trieste e l’Apu Old Wild West Udine si incontrano nuovamente, ma questa volta ai piani alti. E’ il derby per eccellenza del Friuli Venezia Giulia, ed era anche il sorvegliato speciale, dopo i fatti sconcertanti avvenuti la scorsa settimana tra Rieti e Pistoia. La neopromossa Udine si presentava a Trieste in cerca della prima vittoria, per lasciare così il fondo della classifica, che condivide con Sassari e Treviso. Trieste, invece, era alla ricerca di un riscatto dopo le delusioni della BCL e l’imbarcata presa a Venezia. Spencer, Da Ros e Deangeli sono gli ex di turno. Brooks viene tenuto precauzionalmente ancora a riposo. Vertemati e Gonzalez si sono già trovati su fronti opposti in diverse occasioni, in Germania: il primo era nello staff del Bayern Monaco, il secondo in quello dell’Alba Berlino.
L’inizio premia i friulani, che aprono le danze con Hickey per poi prendere in breve tempo un vantaggio in doppia cifra. I giuliani però recuperano, seguendo la scia di Toscano–Anderson, mentre Candussi segna la bomba del -4 che conclude la prima frazione. Da lì in poi, il match si fa più equilibrato, con diverse alternanze al comando, fino al finale dell’ultimo quarto, quando la difesa biancorossa aumenta di intensità e gli avversari non vedono più la via del canestro. Alibegovic prova a dare uno scossone alla squadra, ma dall’altra parte c’è Uthoff, che nei momenti decisivi trova sempre il coniglio nel cilindro, e sigla così, il 92–85.
Trieste si aggiudica questo importante derby, in attesa del prossimo a Treviso, mentre Udine volerà a Sassari per un appuntamento decisivo per smuovere la classifica.
Il 21-12 di parziale nel quarto conclusivo si riflette negativamente sulle percentuali al tiro dei friulani, azzerando il vantaggio preso dalle seconde opportunità. D’altronde la difesa triestina zoppica ancora e molto e, soprattutto in avvio, è stata ripetutamente bucata. Il numero delle palle perse è ancora alto (13 contro 6) mentre quelle recuperate, poche (2 contro 7), non sono state poi capitalizzate. Anche a rimbalzo c’è da migliorare, visto che ne sono stati lasciati agli avversari 13, contro 9. Nonostante tutto, Udine ha gestito un maggior numero di possessi, ma non è riuscita a sfruttarli, chiudendo con percentuali di molto inferiori agli avversari (32/78 contro 29/59), commettendo molti falli che hanno regalato a Trieste diversi viaggi in lunetta in più (liberi: 24/32 contro 11/17). Quello che non è mancato è l’entusiasmo e la voglia di vincere da ambo le parti, che hanno portato ad un match equilibrato e incerto fino alla fine.
MVP: Juan Toscano Anderson, autore di una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi in 32 minuti. Il migliore dei friulani, invece, è Eimantas Bendzius che totalizza 14 punti, 6 rimbalzi e 4 assist in 33 minuti.
IL TABELLINO: Pallacanestro Trieste 92–85 Apu Old Wild West Udine
LE PAGELLE

TOSCANO-ANDERSON JUAN 7. Realizza una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi in 32 minuti e le statistiche lo premiano come MVP, in realtà è in trans agonistica ed alterna giocate pazzesche ad altre improbabili.
ROSS COLBEY 6. Croce e delizia anche lui, ma in questo momento sta rendendo meglio di Ruzzier in regia. Non manca mai di sfidare il difensore in uno contro uno, ricercando qualche viaggio in lunetta e migliora pure le percentuali (5/6). Però il numero di turnovers è sempre elevato in tutte le gare, ben 6 in questa, e non sono senza conseguenze.
UTHOFF JARROD 6,5. Rimane invisibile dietro le quinte per gran parte del tempo, per poi palesarsi quando c’è bisogno di lui, soprattutto nel finale, quando con un paio di giocate induce al fallo il difensore, per poi incassare punti sicuri dalla lunetta, che fanno partire i titoli di coda.
RUZZIER MICHELE 5. Parte, come sempre, in quintetto, ma non si distingue e viene dimenticato in panchina. In 13 minuti fa un tiro e smazza 5 assist.
SISSOKO MADY 7,5. In area domina con fisicità, sempre pronto a schiacciare a canestro, e Trieste, con i passatori d’eccellenza che si ritrova è brava a sfruttare questo talento. Lascia qualche libero sul ferro, a differenza di altre partite, e continua a faticare nel controllo delle palle sporche. Essendo però un rookie, ha ancora un gran margine di miglioramento.
CANDUSSI FRANCESCO 6. Esce dalla panchina come cambio di Sissoko, ma è un giocatore completamente diverso, più perimetrale, e la difesa si deve adattare. In 9 minuti realizza 8 punti (2 triple), ma è lento in difesa.
BROWN MARKEL 6/7. È il giocatore che tutti vorrebbero in squadra: gran difesa, la giocata o il canestro giusto al momento giusto. Non a caso, una delle 2 recuperate di Trieste è sua. Fa 8 punti (2/5 al tiro), 5 rimbalzi e 4 assist in 31 minuti.
RAMSEY JAHMI’US 6,5. Ha un bruciante cambio di passo che gli permette di battere l’avversario, ma incappa in una serata poco gratificante: 13 punti (4/10 al tiro e 4/6 ai liberi).
DEANGELI LODOVICO 6. Cinque minuti scarsi, ma ben fatti: 1 tripla realizzata e 1 rimbalzo offensivo.
MORETTI DAVIDE, IANNUZZI PIETRO, BROOKS JEFF n.e.

ALIBEGOVIC MIRZA 6. Il capitano bianconero mantiene in partita la squadra fino alla fine. Chiude con 14 punti (5/16 al tiro), 3 rimbalzi e 1 recupero in 29 minuti.
SPENCER SKYLAR 6. Non segna, ma in area dà parecchio filo da torcere agli avversari. 5 rimbalzi, 3 recuperi e 2 assist in 19 minuti.
HICKEY ANTHONY 5,5. È alla sua seconda partita, appena rientrato da un infortunio, ma a Trieste lo conoscono bene. In gara 3 della finale play-off di 2 anni fa, ha fatto pentole e coperchi con Cantù, infliggendo l’unica sconfitta nei play-off e rovinando la festa proprio ai giuliani. Dopo un primo quarto da 9 punti (4/6 al tiro) è diventato un sorvegliato speciale della difesa e ha concluso con 13 punti (6/16 al tiro), 5 assist e 2 recuperi in 25 minuti.
MEKOWULU CHRISTIAN 6. Rispetto a Spencer trova un pizzico in più di pericolosità offensiva in area, infila 10 punti, trema un po’ ai liberi e cattura 4 rimbalzi.
DA ROS MATTEO 5. Affrontare Trieste in casa è sempre una faccenda complicata per chi come lui vi ha vissuto parecchie stagioni indimenticabili. In 8 minuti di gioco tenta un tiro e cattura un rimbalzo.
BENDZIUS EIMANTAS 6,5. È il migliore della squadra, ma anche lui non è immune alla serata storta inerente le percentuali realizzative. Segna 14 punti (5/10 al tiro), 6 rimbalzi e 4 assist in 33 minuti.
BREWTON DOMINIC 5/6. Ha una fiammata nel terzo quarto, poi per il resto sparisce. Arriva a 10 punti prima dell’intervallo.
DAWKINS AUBREY 5. Rientra dopo lo stop di una settimana per infortunio, ha un minutaggio limitato e poche occasioni.
CALZAVARA ANDREA 6. Cerca di sfruttare al meglio il tempo limitato (12 minuti), ha buon tiro (8 punti con 3/5 e 2/2 ai liberi), 1 recupero e 2 assist, insieme a tanta energia.
IKANGI IRIS 5/6. Gioca solo 14 minuti e realizza 11 punti, quasi tutti nel secondo quarto, quando trova spazio dal perimetro. Poi sparisce nelle brevi rotazioni.
PAVAN ALESSANDRO, MIZERNIUK FRANCESCO n.e
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI