Dopo la vittoria casalinga su Mersin di settimana scorsa una bella Venezia, bella davvero, sbanca Saragozza in Eurolega e rimane a punteggio pieno. E lo fa inaspettatamente per quel che mi riguarda perché accade nonostante almeno tre straniere collezionano partite disastrose, almeno per tre quarti. Kaila Charles sembra una studentessa in vacanza in Europa, Dojkic una sabotatrice di Schio infiltrata tra le veneziane e Dudasova una capitata lì per caso.
Fortunatamente per le veneziane ci sono le due lunghe straniere che offrono prestazioni di altissimo livello, formando una coppia di atipiche difficilmente contenibile: Mavunga è una quasi lunga sgusciante e con la mano vellutata, Joyner Holmes è un armadio a tre ante che si muove come una guardia.
Cubaj completa il trittico delle divinità oro granata, lei che è una lunga a tutti gli effetti, pericolosa anche dalla distanza. Mi verrebbe da paragonarla a un Nicolò Melli, per la sua dominanza difensiva e la sagacia tattica, ma in attacco è persino meglio.
Sembrava la classica partita dove le nostre tengono il muso avanti fino al trentacinquesimo, poi le padrone di casa mettono la freccia e scappano via. E invece no: tre grandi difese di Santucci (un recupero), Cubaj (sfondamento subito) e Holmes (palla rubata a metà campo), sono il protossido di azoto che porta le reyerine a tagliare in testa il traguardo. Insieme al fatto che Charles rientra dalla vacanze veneziane nell’ultimo quarto e Dojkic, dopo un penare durato quasi quaranta minuti, mette la tripla della salvezza.
Nota a margine: Mazzon mette agitazione e muove il sistema nervoso solo a vederlo in TV, non si osa immaginare le giocatrici in campo.
IL TABELLINO: Casadermont Saragozza – Umana Reyer Venezia 80-84
LE PAGELLE

PASA Francesca 7: una buona partita, come le statistiche confermano, giocata con faccia tosta e determinazione, in una Eurolega che non pare essere il suo habitat naturale
CUBAJ Lorela 6,5: Lorela è diventata una giocatrice totale, avendo inserito nel suo bagaglio tecnico anche la tripla. La sua sola presenza in campo è capace di cambiare l’attitudine difensiva della squadra.
FASSINA Martina 6,5: molto bene nel primo tempo, dove sembrava quella della semifinale europea col Belgio; poi dimenticata in panchina, fa una breve e insignificante riapparizione nella ripresa.
HOLMES Joyner Michelle 8: aveva iniziato l’annata veneziana tirando come se palla e canestro fossero gli stessi poli di una calamita (che notoriamente si respingono). Poi ha preso progressivamente confidenza e, stasera, è stata assolutamente dominante, ricordando la migliore Holmes di Sassari.
DUDASOVA Nikola 5: è chiaramente, e non ce ne voglia, una tappabuchi. Sei minuti in campo, a referto solo una palla persa e una mazzata in faccia a Leite (che le alza il giudizio).
CHARLES Kaila 6,5: oggetto volante non identificato nei primi tre quarti, che le volpone spagnole fregavano in tutti i modi facendola sembrare una freshman NCAA. Poi, nell’ultimo quarto, al grido di frankensteiniana memoria “it’s alive!”, contribuisce a portare a casa la partita.
NICOLODI Giuditta 6,5: gioca pochi minuti, in un basket di un livello che non è il suo, ma fa solo cose buone. Bravissima.
DOJKIC Ivana 6: per 39 litiga col ferro, con gli arbitri e con Mazzon. poi, all’ultimo tiro possibile mette la tripla decisiva, quella del game set and match
SANTUCCI Mariella 7: come sempre ci mette “anema e core”, riesce a servire ben 7 assist, col controcanto però di tante palle perse e di una regia un po’ confusa. La magata difensiva finale, però, le vale il 7 in pagella.
MAVUNGA Stephanie 7,5: fin dal primo incontro in maglia oro granata è un piacere vederla giocare. Elegante e concreta al tempo stesso, una su cui fare sempre affidamento. I suoi tiri dalla media, girando sul piede perno e buttandosi indietro, sempre accarezzano dolcemente la retina. Stephanie, la mano di dio.
Gustavo Guevara