A un passo dal terzo titolo. Le Las Vegas Aces vincono anche la prima gara in trasferta contro le Phoenix Mercury, portandosi in vantaggio 3-0 nella serie di WNBA Finals 2025. La copertina è ancora una volta per A’ja Wilson, che realizza il canestro del defintivo 90-88 a tre decimi dalla sirena finale. Il game winner più importante della carriera dell’MVP di questa lega, che rischia di aver mandato definitivamente al tappeto le speranze delle Mercury, che erano rientrate in corsa con una grandissima rimonta nell’ultimo quarto, con la possibilità di allungare la partita al supplementare e tenere in vita una serie che adesso è più che compromessa.
L’avvio era stato tutt’altro che positivo per le padrone di casa, subito a rincorrere sul 21-8 nel primo quarto, con Jewell Loyd in versione superstar da 4/4 da tre punti. L’ex guardia di Seattle era stata molto efficace anche nei primi due episodi della serie, specialmente come tagliante, ma ha trovato il suo spazio e il suo momento per mettere in mostra un potenziale da realizzatrice che non poteva aver perso. Dopo aver incassato un parziale di 17-0, Phoenix risponde con un 13-0 per tornare in parità, ma nel primo tempo non riesce a mettere sufficiente intensità in difesa per tenere il passo delle Aces. Alyssa Thomas prova a guidare la transizione alla sua maniera, attaccando il ferro o trovando le linee di passaggio giuste, ma la difesa di Las Vegas si adatta molto bene alle situazioni a metà campo, avendo il personale per accettare cambi sistematici e limitare la fisicità di AT, anche con Chelsea Gray. Dall’altra parte, Wilson si trova più volte in situazione di isolamento dal post medio, scelta difensiva non particolarmente felice: La numero 22 va in doppia cifra già nel primo quarto e arriva a 17 punti all’intervallo, con le Aces avanti 55-43.
Phoenix va sotto anche nel terzo parziale e si trova a -17, ma ancora una volta dimostra di avere il carattere competitivo per uscire da qualsiasi situazione, come già si era visto nelle serie precedenti contro New York e Minnesota. Questa volta la migliore è Dewanna Bonner, che rientra in quintetto nel secondo tempo e inizia la rimonta con quattro dei suoi 25 punti a inizio quarto periodo. Anche Satou Sabally (24 punti) trova una tripla importante prima di uscire dal campo per un colpo al volto, mentre il finale è tutto di Kahleah Copper. La miglior realizzatrice delle Mercury nelle prime due gare trova undici punti in un minuto e mezzo, che portano dal -10 al -1 con tre minuti da giocare.
Con un epilogo diverso si sarebbe parlato solamente della sua impresa e di quella di Bonner, che realizza la tripla dell’86-86, ma l’MVP ha idee diverse. Dopo il timeout richiesto da Becky Hammon, Wilson riceve al gomito con cinque secondi sul cronometro della partita, attacca Bonner dal palleggio, si svita sull’aiuto di Thomas e trova il canestro della vittoria in fadeaway. Due punti che la portano a quota 34, con 11/20 dal campo e 11/12 ai liberi, a cui aggiunge 14 rimbalzi, 4 assist, 3 stoppate e un grande impatto anche a livello difensivo.
Sabato nella notte italiana si giocherà gara 4, la prima potenzialmente decisiva. In attesa di conoscere le condizioni di Sabally, le Mercury hanno dimostrato di poter mettere in campo quello che serve per non partire già sconfitte, anche con la spinta dell’X Factor al Mortgage Matchup Center. Rimontare da sotto 3-0 rimane un’impresa titanica mai riuscita prima, e non solo perché sono le prime Finals al meglio delle sette gare. Las Vegas ha una mano sul titolo, ed è quella di A’ja Wilson.
(Foto in evidenza: WNBA)