La semifinale della Supercoppa non è mai una partita da prendere sotto gamba, ma l’Umana Reyer Venezia ha dimostrato di arrivarci con un passo notevolmente superiore rispetto a San Martino anche grazie alla doppia sfida dei preliminari di Eurolega contro la Stella Rossa. Il risultato finale, un palindromo 83-38, parla chiaro di una supremazia totale da parte delle ragazze di Mazzon
Fin dalle prime battute, Venezia ha imposto il proprio gioco fatto da velocità, dominio nel pitturato, presenza fisica e continuità difensiva, San Martino ha tentato di resistere e di dare qualche segnale di reazione (qualche fiammata individuale, qualche tentativo da fuori), ma la differenza tecnica e atletica si è vista nettamente, specialmente nel terzo quarto, quando le orogranata hanno piazzato il break decisivo (30-8 nel solo periodo) che ha tolto ogni speranza alle ospiti.
Dal punto di vista tattico, Venezia ha saputo leggere bene la partita: non si è accontentata di gestire il vantaggio, ma ha continuato a premere, a variare le soluzioni offensive (inside, esterno, tagli) e a muovere palla con fluidità. Difensivamente, ha limitato molto bene i tiri da tre di San Martino (1/22 da tre) e ha vinto nettamente la battaglia a rimbalzo (57 vs 32). Le Lupe hanno mostrato difficoltà di finalizzazione e poca consistenza nel controllo del pitturato, problemi che in una semifinale ad alto livello non si possono permettere.
Per quanto riguarda San Martino, va detto che il roster non aveva probabilmente l’energia, la profondità o la condizione fisica ottimale per contrastare una corazzata come Venezia in uno scenario così intensa e ravvicinato, in uno scenario molto simile all’amichevole di qualche giorno fa contro il Famila Schio. Anche coach Piazza ha sottolineato le difficoltà dovute a rodaggi e acciacchi.
In sintesi: una Reyer convincente, che manda un segnale forte per la finale, e una San Martino che deve riorganizzarsi rapidamente, capire le sue lacune sotto pressione e prepararsi al campionato con maggiore continuità.
LE PAGELLE

Giuditta Nicolodi 5.5
Presenza minima offensiva (1 punto), poca incidenza nel match. Un apporto marginale in una partita già indirizzata.
Francesca Pan 7
11 punti con percentuale discreta (2/4 da due, 1/2 da tre). Ha saputo essere una valida alternativa offensiva, senza strafare ma con concretezza.
Francesca Pasa 5
2 punti con qualche errore nei tentativi (1/4 da due, 0/4 da tre). Poco incisiva, non ha trovato la sua dimensione in questa serata.
Lorela Cubaj 6.5
Buona presenza sotto canestro: 8 punti con ottima percentuale, utili anche per dare equilibrio interno.
Ivana Dojkic 5
È entrata con discreta serenità, ma non è riuscita a incidere né al tiro né in altri aspetti. La maschera al viso di sicuro non aiuta
Martina Fassina 7
9 punti con buone scelte (3/5 da due). Ha contribuito a dare sostanza alla squadra, non solo con i numeri ma anche con movimento senza palla.
Mariella Santucci 5.5
2 punti, qualche errore in attacco, ma impatto limitato.
Stephanie Mavunga 8
Migliore in campo per Venezia. 20 punti con 10 rimbalzi, doppia doppia che certifica quanto fosse dominante nel pitturato e quanto ha gravato la difesa avversaria.
Joyner Holmes 7,5
19 punti, anche se con percentuali non perfette (5/15 da due, 3/4 liberi). Ha saputo prendersi responsabilità e produrre in un contesto in cui l’attacco doveva trovare energie.
Nikola Dudasova 7
9 punti (2/4 da due, 1/1 da tre). Anche bene negli assist per la squadra (7 assist totali alla Reyer).

Rae D’Alie 6
È stata una delle poche costanti: 6 punti, 8 rimbalzi, qualche contributo in uscita. In un contesto complicato ha dato quel qualcosa in più come suo solito
Irene Guarise 4.5
Serata difficile al tiro (1/7 da due, 0/4 da tre). Non è riuscita a trovare ritmo né soluzioni efficaci.
Elizabeth Scott 5.5
6 punti (3/7). Ha provato a essere alternativa offensiva, ma è stata troppo isolata, anche per merito della difesa Reyer
Tina Cvijanovic 5
3 punti in poco tempo, non è riuscita a cambiare l’inerzia del match.
Jordan Hobbs 5
Rientrava da un infortunio, ha segnato 4 punti (2/3 da due). Tenta di dare vigore, ma la condizione precaria la limita parecchio contro l’avversario sbagliato
Milena Mioni 6.5
Migliore delle Lupe all’esordio al livello superiore, 8 punti con 3/3 al tiro. Ha dimostrato temperamento e voglia di contrastare, anche se le compagne non l’hanno seguita con continuità.
Caterina Gilli 4.5
2 punti, tante difficoltà a trovare conclusioni pulite, forse risente anche dell’impegno con la Nazionale 3×3
Beatrice Del Pero 5
4 punti (2/3). Entra con volontà, ma il contesto è spietato e più di tanto non riesce a fare
Tova Sabel: 4
Finalmente trova la tripla, ma solo dopo 16 errori consecutivi: 1/7 da tre complessivo. Troppo poco per incidere anche se qualche alibi cel’ha, come tutta la squadra
Pilatone e Donato sv: minuti insufficienti per essere valutate
SALA STAMPA
Il commento di coach Mazzon e Stephanie Mavunga dopo la netta vittoria in semifinale della Famila Supercoppa 2025 contro Alama San Martino di Lupari.
Coach Mazzon
Non era semplice ripartire. Due giorni fa abbiamo giocato una gara durissima e arrivare subito a questo evento così ravvicinato non è stato facile. Era normale avere un po’ di ruggine: ieri abbiamo fatto un allenamento e all’inizio si è visto, ma poi la squadra ha trovato energia, mettendo in campo buona fisicità e riuscendo anche a divertirsi.
Abbiamo dovuto gestire alcuni problemi fisici, ma le ragazze sono state brave e alla fine è arrivata una vittoria importante contro un’avversaria che sappiamo essere sempre ostica e capace di mettere in difficoltà. Credo che l’avvio di terzo quarto sia stato il momento decisivo, quello in cui abbiamo indirizzato la partita nel modo giusto.
Inoltre oggi non abbiamo pensato solo al risultato, ma anche a preservare alcune giocatrici che non sono al meglio.
Speriamo di recuperarle e farci trovare pronti per la gara di domani.
Stephanie Mavunga
Sono orgogliosa della mia squadra per come abbiamo giocato. Abbiamo subito indirizzato la gara giocando duro per tutti e quaranta i minuti. Sapevamo che non sarebbe stata semplice per il modo aggressivo in cui gioca San Martino, specialmente in difesa. Domani giocheremo la finale: è chiaro che l’obiettivo è quello di vincere, ma dobbiamo pensare azione dopo azione. Sarà sicuramente una battaglia e dovremo essere brave a giocare la nostra pallacanestro rimanendo sul nostro piano partita.
Materiale fotografico e conferenza stampa tratti da sito Reyer Venezia, che ringraziamo
Livio Colombo