FIBA Eurobasket 2025 Day2: alla distanza l’Italia regola la Georgia, Niang miglior realizzatore con 15 punti

Dopo l’esordio combattuto ma con sconfitta contro la Grecia l’Italbasket si trova sulla strada la Georgia protagonista dell’upset del primo turno avendo sconfitto la Spagna di Scariolo. E la Georgia, per le sue caratteristiche, avrebbe potuto essere indigesta agli azzurri perché Bitadze, Shengeila e Mamukelashvili formano un trio di classe ma alto, forte e potente.

Ed il primo tempo è stato eloquente, con gli azzurri subito avanti nel primo quarto ma che poi nel secondo ha sofferto le pene dell’inferno. E qua forse c’è la nota più lieta di questo pomeriggio e cioè che nel momento di massima difficoltà la squadra si è compattata in difesa ed ha attaccato con più tranquillità soprattutto tirando meglio (3/18 all’intervallo da 3, 9/31 alla fine).

Certo la qualità del gioco deve alzarsi partita dopo partita, e Fontecchio deve essere innescato meglio ed anche di più. Finora le squadre avversarie lo hanno raddoppiato in ogni sua ricezione in post basso ed hanno operato cambio sistematico sulle uscite dai blocchi sporcandogli le ricezioni e costringendolo ad attaccare da fermo palla in mano.

Ecco, se la squadra riuscirà a metterlo in condizione di ricevere in movimento sono sicuro che anche le percentuali torneranno a salire, e sarebbe manna dal cielo perché l’attacco azzurro ha bisogno di Simone come l’aria. Oggi però ci hanno pensato anche altri protagonisti come Niang, ancora sontuoso, ed a turno tutti gli altri confermando che il collettivo Italia c’è ed è ben presente.

Ora la Bosnia, altra partita alla portata ma attenzione alla sottovalutazione degli avversari, storicamente ad ogni europeo l’Italia fatica a vincere questo tipo di sfide e visto che i tempi di recupero sono davvero ristretti ( 30 ore, praticamente) mai lasciare nulla al caso.

PAJOLA 7: nel primo tempo mi era piaciuto poco, con Baldwin che l’ha lasciato lì tre volte come fosse uno dei peggiori difensori continentali. Nella ripresa ha giocato da par suo, difendendo ( 5 recuperi) e facendo girare la squadra (5 assist). Infine, non mi soffermerei tanto sull’1/7 da tre quanto sui 7 tiri presi, chiaramente una scelta georgiana che altre squadre potrebbero copiare. Occhio, perché Ale non è più battezzabile pur non essendosi trasformato in Curry….ma diciamolo sottovoce, prima che qualche avversario ci legga…

SPAGNOLO 5,5: parte con una tripla, poi commette degli errori che fanno rimanere perplessi sulle sue doti da passatore. Le sue gambe sono utili alla causa ma lui deve crescere nelle letture, nelle decisione giusta da prendere una volta saltato il suo difensore (cioè spesso) e deve anche avere un po’ più di personalità

SPISSU 7: 10 soli minuti e ben 5 assist, a conferma della sua intelligenza cestistica, ma soprattutto la tripla che apre la partita, a conferma delle sue palle cubiche. Niente che non sapessimo già

THOMPSON 6,5: nel primo tempo sembra che giochi con uno zaino da 20kg addosso tanto pare piantato a terra e sempre in apparente ritardo nelle decisioni. Nel secondo invece gioca molto meglio anche se è ancora lontano dal top della forma. Il più 22 di plus minus è indicatore abbastanza significativo

FONTECCHIO 6: 0/5 da tre e 6 perse per dire che il miglior Simone è un altro, ma anche la capacità di stare dentro la partita andandosi a prendere liberi nel primo tempo e segnare 2-3 appoggi al vetro segnati in momenti importanti (e non semplicissimi, peraltro) che hanno aiutato tanto.

NIANG 8: altra prestazione sontuosa dell’ex Trento che parte con una tripla ma nel primo stint non incide granché: nel secondo tempo invece sale in cattedra e con il suo atletismo fa la differenza. Mi piacerebbe vederlo in coppia con Fontecchio ad alternarsi nelle posizioni 2-3, ma il Poz vuole sempre due trattatori di palla in campo

RICCI 7,5: se Spissu ha palle cubiche, Pippo le ha esagonali come minimo. Segna due triple in momenti importanti e pure difficili, in difesa si arrangia contro Toko che conosce bene, ruba praticamente tutti i minuti a Gallinari

MELLI 8: fossero fumetti lui e Shengelia sarebbero come Zio Paperone e Rockerduck. Sempre in competizione, sempre uno contro l’altro. Stavolta Nik ha oscurato Toko, ma era un Toko si e no al 40% della forma. A parte questo, si merita l’otto per tante piccole giocate che hanno fatto la differenza nel momento più difficile dell’Italia. Il tap-in, il rimbalzo offensivo, la difesa dura, l’aiuto coi tempi perfetti, il passaggio prima dell’assist che nessuno nota…

GALLINARI sv: oggi solo 5 minuti, Bitadze è troppo grosso e Shengeila è troppo più mobile (e pensare che Danilo nasce come 3….maledetta la moda di ingrossarsi a dismisura…). Verrà utile in altre occasioni

DIOUF 7,5: grande prova per il lungo virtussino che rende la vita difficile a Bitadze per quanto possibile, con giocate di intelligenza in difesa e pure in attacco, perché lo staff gli ha inculcato che Goga va attaccato perché pigro in difesa finchè non deve stoppare. E lui li ha ascoltati alla grande e senza paura o timore di sorta. Bravo

Cristiano Garbin

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