Ed anche questa è andata, non senza faticare e non senza rischiare di perderla. Ma l’Italbasket dopo tre partite ci sta facendo vedere che ha un anima e ha la splendida capacità di dare il meglio nel peggior momento: era già successo ieri contro la Georgia è successo anche oggi contro la Bosnia che è una squadra strana ma con caratteristiche che potevano (e lo sono state) risultare indigeste.
Ovviamente in primis Nurkic, perché è un lungo grande e grosso e pur con il bravo Diouf a metterci l’anima alle volte soffriamo questo tipo di giocatori. I suoi soli 25 minuti sul parquet a causa di un autonomia limitata sono stati un bel fattore a vantaggio dell’Italbasket, perché innanzitutto il suo zero di plus minus (il migliore di squadra) indica quasi oggettivamente come la Bosnia con lui sia una squadra e senza un altra. In più Pozzecco prima e Casalone poi in quei minuti ha potuto dare riposo a Melli e Diouf gravati di due falli, varare un quintetto mignon con Ricci da 5 e Niang da 4 senza pagare pegno. Piccole cose, ma che contano sull’andamento di una partita.
Poi la Bosnia è squadra fisica, che mette tanta pressione e aggressività ma che non ha un impianto difensivo di livello, pertanto chiunque avesse avuto la forza di battere uno contro uno il difensore, poi la strada verso il canestro sarebbe stata spianata o quasi. Fontecchio nei primi possessi ha proprio seguito questa logica ed è andato a segnare due canestri da vicino e quattro liberi prima di sbloccarsi da dietro la linea da 3.
Ecco, il coaching staff bosniaco non ha ritenuto opportuno raddoppiare l’ormai ex Pistons e i risultati si sono visti. Complice una ottima serata al tiro da fuori Simone ne ha messi 39, e il bello è che lo ha fatto senza forzare granché. Ha preso quel che la difesa lasciava (a tratti molto), anche in transizione dato che la fase di rientro difensivo i bosniaci la eseguono veramente male.
Ci voleva per Simone una partita così tale da farlo finalmente sbloccare e sono curiosissimo di rivederlo contro la Spagna, che ovviamente lo tratterà in maniera diversa rispetto al coaching staff bosniaco.
Ma la vittoria italiana non ha portato solo la firma di Simone, in tanti hanno portato chi un mattoncino, chi una camionata di mattoncini, per andare nel dettaglio leggete qui sotto le pagelle. In generale questa partita ha detto cose più o meno già note: che se gli azzurri riescono a prendere vantaggio dal palleggio o dal pick and roll poi diventa difficile per gli avversari chiudere perché tutti sanno come trarre vantaggio dalla situazione e ad esempio penso a Spissu o a Diouf, a loro modo. Se poi davanti hanno una difesa tatticamente e concettualmente non avanzata allora l’Italia va a nozze, e i 96 segnati non solo frutto esclusivamente delle buone percentuali da tre
Due righe sul Poz: espulso per due tecnici per essere entrato in campo….l’arbitraggio è stato fiscale (certi allenatori con questo metro verrebbero espulsi dopo 3 minuti) ma anche Gianmarco deve rendersi conto di essere nel mirino degli arbitri per i suoi atteggiamenti, un po’ come quando giocava. Adesso però ha 25 anni in più e dovrebbe imparare a contenersi……
Ora 48 ore di riposo e poi arriva la Spagna di Scariolo per una partita che sa di spareggio per il 2 o 3 posto. Visto cosa sta facendo la Polonia nell’altro girone e vista la nostra cronica sfortuna negli accoppiamenti non mi stupirei di trovarmi negli ottavi la Francia ad esempio….ma è ancora presto per fare elucubrazioni, con gli iberici è un classico (forse Il clasico) delle sfide europee ed allora martedì tutti davanti alla tv a tifare Italia!

PAJOLA 6,5: un po’ come successo ieri nel primo tempo difensivamente fatica più del previsto contro uno sgusciante Roberson soprattutto. Nella ripresa gira un paio di viti e mette anche una tripla importante
SPAGNOLO sv: 3 minuti e 28 secondi in campo, i primi tra l’altro. Poi, un passaggio in post sbagliato (anche contro la Georgia ne aveva fatto uno uguale) come nemmeno in II divisione fa infuriare il Poz che lo leva per non metterlo più
SPISSU 7,5: ieri ho scritto delle sue palle cubiche ed oggi il buon Marco mi ha dato ragione. Sta diventando sempre più importante nello scacchiere azzurro con quel tiro da 3 che spacca, in mezzo alla partita anche errori grossolani e pesanti ma le sue triple sono state fondamentali
THOMPSON 8: eccolo qua il vero Thompson! Gioca da guardia in appoggio ma spesso parte play per lasciar a Spissu la possibilità di chudere per una tripla sullo scarico e lo fa egregiamente, segnando punti pesanti con la sua classe, gestendo palla e situazioni con calma e con una forma che è in netta crescita. Lo staff se ne accorge e se Darius è sempre questo mi sa che si dovrà abituare a 30-35 minuti in campo
FONTECCHIO 9: finalmente Simone! Quando può attaccare senza essere raddoppiato e senza dover scaricare per forza la palla fuori è un iradiddio in campo continentale. L’Italbasket ha ritrovato il suo go to guy, ma ha dimostrato che sa vincere anche senza di lui, certo con lui è più facile (+25 di +/-)
NIANG 6: dopo due partite sulla Luna oggi è tornato coi piedi per Terra ma, qualche sciocchezza nella gestione di palla evitabile a parte, ha comunque dato atletismo e freschezza.
RICCI 7: la sua partita in realtà sarebbe da 6, 6,5 massimo. Ma quella tripla frontale su passaggino di 50 cm di Thompson non valeva 3 punti ma 6 perché ha zittito il pubblico e seppellito la partita, e chi se non Pippo poteva farla?
MELLI 7,5: 6 punti e 5 rimbalzi, brilla meno rispetto ad altre volte ma la quantità di piccole cose che fa per la squadra è veramente incredibile, bisognerebbe appuntarselo su un quaderno. Un tap out, un aiuto difensivo, un rimbalzo strappato e tante altre cose, da vincente puro, su questo aspetto è il degno erede di Dino Meneghin
GALLINARI sv: cameo di due minuti con una tripla sbagliata. Io dico bene, mi aspetto che prima o poi il Gallo giochi il gettone quando l’Italia ne avrà bisogno
DIOUF 7,5: ancora un esame tosto contro Nurkic, superato brillantemente. Si aiuta con l’intelligenza, non sempre è bastata ma ha fatto davvero bella figura, anche in attacco dove si è guadagnato falli all’inizio importanti.
Cristiano Garbin