Inizia con una sconfitta l’Europeo della Nazionale, una sconfitta contro probabilmente la favorita del girone in una partita che è stata la classica gara che genererà mille rimpianti. Perché in una sconfitta punto a punto (lasciamo perdere lo scarto finale, erano 5 i punti di scarto a 20 secondi dalla fine) sono i particolari a fare la differenza.
Particolari ad esempio che si chiamano tiri liberi, 6 punti lasciati lì che avrebbero potuto fare la differenza. poi qualche persa banale nel momento clou, troppi appoggi sbagliati e troppe situazioni in sovrannumero che non hanno prodotto punti. Poi ci sono le macro situazioni, perché se Fontecchio fa 1/11 non è pensabile di poter vincere non solo contro la Grecia ma anche contro squadre meno quotate.
Ma a parte il nuovo giocatore degli Heat, a steccare è stato parte del supporting cast specialmente tra i piccoli, giocatori come Spissu o Thompson dai quali Pozzecco e tutti noi ci aspettavamo di più, molto di più. Non è bastato quindi la prova ottima di Niang , quella sontuosa di Melli nel primo tempo e qualche lampo qua e là da parte degli altri.
Lo scriviamo ora, dato che comunque questa sconfitta non preclude nulla, che forse forse si poteva provare Procida che avrebbe portato quantomeno atletismo e in una serata horribilis da parte di Fontecchio magari avrebbe dato qualche punto istantaneo. Arrivo anche a dire che si è sentita l’assenza di Tonut, perché di guardie con quel telaio, che difendono bene, buoni tiratori piazzati e con le gambe per attaccare il ferro non ne abbiamo.
Per finire con i “se fossi stato in panca io”, si sarebbe potuto provare anche a mettersi a zona con un quintetto piccolo e rapido, invitando Iannis a tirare da fuori, financo dalla lunetta ma chiudendo l’area sapendo poi di aprirsi a fisarmonica per chiudere sui tiratori. Ma coi se coi ma……
Di certo abbiamo visto un Pozzecco piuttosto nervoso fin dall’inizio, il suo tecnico preso dopo pochi minuti è la cartina di tornasole: nessun head coach navigato si prende un tecnico in quel momento della partita, posto che la terna ha fischiato in maniera casalinga (anche l’altro tecnico a Fontecchio ha poca cittadinanza, ad un altra stella europea non l’avrebbero mai fischiato). Però il nervosismo del coach è sintomo che forse le voci della vigilia su uno scontro nello spogliatoio potrebbero essere vere, ed anche l’inizio iper carico di Melli è un altro indizio.
Vedremo che piega prenderà questo Europeo, sabato c’è già una partita assolutamente da non fallire contro la Georgia di Shengeila e Baldwin. Hanno tanto peso sotto con Bitadze, atletismo con Mamukelashvili e altri discreti giocatori. Ma gli azzurri nn possono fallire, e quindi avanti con fiducia….siamo abbastanza vecchi (purtroppo) per ricordare tornei con esordio andato male e poi prendere un risvolto positivo…
LE PAGELLE

PAJOLA 6: nel primo tempo mette due triple, sembra in palla ma in realtà stecca nel suo pezzo forte, la difesa, dove non riesce mai ad incidere
SPAGNOLO 5,5: riesce a combinare qualcosa soltanto in campo aperto, a difesa schierata non riesce mai nè a procurare un vantaggio, né ad aumentarlo o a finalizzare quando lo creano altri. Che un handler, nel basket del 2025, in 23 minuti non tenti nemmeno una tripla è un segnale sul suo tipo di gioco e su dove debba migliorare (oltre agli appoggi vicino a canestro, ne sbaglia troppi)
SPISSU 4: mi spiace scrivere quello che sto digitando ma è la realtà: ha un corpo ed un atletismo che gli impedisce di circolare a questi livelli. Bersaglio difensivo altrui, se non ripaga segnando qualche tripla……credo che a casa Mannion si sia sentito qualche smoccolamento di troppo……
THOMPSON 4,5: atleticamente è indietrissimo, e a questi livelli non celo si può permettere (la sua vana rincorsa a Dorsey in un azione è stata fantozziana). In più è un pesce fuori d’acqua in attacco. Deve crescere e pure in fretta, altrimenti la vedo grigia per gli azzurri. Maledetto sia nei secoli l’infortunio di Donte……
FONTECCHIO 4: delle due l’una: o i cattivi di Space Jam sono planati a Cipro a rubare talenti oppure ha appena firmato per l’Olimpia (amici biancorossi, passatemi la battuta). Irriconoscibile, non tanto e non solo per l’1/11 ma anche per la qualità delle altre giocate e delle scelte. Sembra, appunto, ripiombato nel 2018……devo dire però che già nelle amichevoli mi aveva lasciato brutti presentimenti….sabato deve immediatamente riscattarsi.
NIANG 8: prestazione più che ottima, sulla scia di quelle offerte nelle amichevoli di preparazione. Gioca un basket tutto suo, ha delle caratteristiche che nessun altro ha, fosse per me rimarrebbe in campo 35 minuti almeno e on è un caso che abbia un plus minus positivo. Ma ripeto: se lui, che comunque dovrebbe far parte del supporting cast, è il migliore per distacco allora abbiamo un problema…..
RICCI 6,5: entra e piazza una tripla, prende uno sfondo, tocca palle qua e la. Ma contro Iannis nulla può fare e la valigetta dei trucchi serve a poco.
MELLI 7: la media per il primo tempo da 9 pieno, anche per la complicità di Mitoglou che aveva la stessa voglia di difendere di quella mia il lunedì mattina di alzarmi dal letto. Offensivamente si spegne nel secondo tempo (ed invece avrebbe dovuto continuare ad attaccare), mentre in difesa qualche difesa da par suo, Iannis però è troppo per tutti, anche per lui. Mi aspettavo qualche invito in più al 34 greco a tirare da fuori nel finale.
GALLINARI 5: come i falli commessi, alcuni commessi troppo banalmente. La mobilità ormai è quel che è, onestamente contro certi avversari che lo attaccano ad ogni azione o in post o sul pick and roll meglio avere in campo Ricci che in attacco da dietro l’arco dice comunque la sua, mentre ormai le partenze in palleggio da ala piccola o i movimenti acchiappafalli in post non funzionano più
DIOUF 5: qualche buon lampo in una partita costellata da tantissimi errori anche non forzati, molti di più di quanti gliene ho visti fare in tutti i playoff. Vero che contro la triade Antetokoumpo più Mitoglou non era certo una passeggiata, ma deve ritrovare subito quel feeling e quella solidità che l’ha contraddistinto in queste ultime stagioni
Cristiano Garbin