Dopo l’inopinata sconfitta di ieri contro la Polonia l’Italbasket torna in campo contro la Cechia nella partita sulla carta più semplice del girone, fa il suo dovere e vince la sua prima partita in questo Eurobasket a Matosinhos.
Non inganni lo scarto finale però, perché 15 punti di scarto non fotografano esattamente l’andamento della partita. Vero che l’Italia ha condotto fin dall’inizio ma le ceche sono sempre state a contatto fino alla metà del terzo quarto quando con 3 triple consecutive di Travnickova hanno davvero fatto vedere i sorci verdi alle nostre ragazze.
Che non si sono scomposte e non hanno perso il filo conduttore della partita, un buon segnale per il futuro. Futuro che si chiama Olanda, nella partita di domani che dirà in quale posizione le azzurrine concluderanno il girone.
Rispetto alla partita con la Polonia si son visti parecchi miglioramenti soprattutto dal punto di vista individuale; la partita di Edokpaigbe di ieri è stata troppo brutta per essere vera ed anche Zanardi ha giocato un match da par suo anche se ancora lontana dal suo meglio.
Dal punto di vista tattico invece continua a farmi rimanere perplesso la necessità di usare per ampi tratti la zone press anche con quintetti inadatti a correre e sprintare: oltre a questo il dato più sorprendente sono state le sole 7 triple tentate in tutta la partita. Un record, nel basket del 2025. Non credo nemmeno sia stata una scelta, molto ha fatto il piano partita delle avversarie che ha messo tanta pressione sulle esterne ma sta di fatto che uno dei punti deboli di questa selezione sta proprio nel tiro da tre punti.
Nessuna lunga ha range di tiro da dietro l’arco (eccetto Piatti e Zuccon che tirano però con percentuali rivedibili, ed Osazuwa che in Nazionale nemmeno ci prova) e poche esterne hanno un buon tiro da tre dagli scarichi. Forse per questo avrei portato Cibinetto e non la pur valida Cedolini (fin qui spettatrice), perché una con le caratteristiche dell’ala di Costa a questa squadra manca ma sono consapevole che son discorsi da bar, dato che indietro non si può tornare.
Due parole le voglio spendere anche sul metro arbitrale che non mi piace per nulla, ma non è certo una novità. Da qualche tempo, per ordine dei responsabili, viene adottato un metro arbitrale che secondo me sta trasformando il basket in una sorta di football americano con interventi e contatti che nulla hanno a che vedere con la pallacanestro
Le palleggiatrici sono costantemente braccate dalla difesa alla quale è concesso di tutto ad esempio. L’Italbasket ne sta soffrendo particolarmente perché Zanardi è già la osservata n.1 dalle difese avversarie che hanno gioco facile se possono malmenarla piacimento. Ma il problema si presenta, per motivi diversi, anche per Lucantoni e Lussignoli.
Ma potrei continuare con gli sfondi presi coi piedi dentro l’area ed in movimento, con lotte a rimbalzo degne della greco romana, con body check da denuncia nemmeno passabili di un semplice fischio.
Non so dove si andrà a finire di questo passo, so che per chi viene dagli scorsi decenni tutto questo non va bene, perchè accentua contatti e colpi duri ai danni della tecnica rischiando anche di esacerbare gli animi in tribuna. Cari arbitri, riprendiamo a fischiare fallo se il difensore usa corpo e mani in maniera scorretta……la regola del vantaggio lasciamola al calcio, e quella no blood no foul ai playground newyorkesi.
LE PAGELLE

Candy EDOKPAIGBE 7,5: con Candy pienamente in partita l’attacco dell’italia è tutta un altra cosa. L’ex Faenza gioca una partita solida, attaccando quando era il caso senza lasciarsi ingolosire dallo spazio concesso sui cambi difensivi.
Lavinia LUCANTONI 𝟱,𝟱: parte in quintetto ma alla fine il minutaggio è uguale a ieri. Non deve demordere, perché potrebbe rivelarsi utile ( e pure decisiva, conoscendo le doti e guardando la carriera di Lavinia) strada facendo.
Carlotta ZANARDI 𝟲,𝟱: ancora lontana dai suoi livelli abituali ma oggi molto meglio di ieri. Più intraprendente al tiro anche se la percentuale come ieri è deficitaria, si fa perdonare con degli assist al bacio, con buoni aiuti difensivi ed una gestione della situazioni da consumata veterana
Sophia LUSSIGNOLI 7: l’unica della squadra a mettere a segno triple (pazzesco nel basket di oggi….) gioca una partita di buona lucidità eccezion fatta per un paio di transizioni con scelte scriteriate nel secondo quarto. Con lei la squadra gioca meglio (il +29 di plus minus è un segnale a caratteri cubitali a riguardo), e Carlotta può fare la guardia d’appoggio (che è poi il suo ruolo naturale) stancandosi meno ed incidendo di più
Agnese GIANANGELI 6,5: lotta e combatte come sempre, segna un paio di canestri preziosi
Emma ZUCCON 7: 13 rimbalzi in 18 minuti sono statistiche Rodmaniane, ma a parte questo la sua attività sotto canestro è di grande aiuto per tutta la squadra. Se solo fosse un pelo più alta e più grossa…..
Ilaria BERNARDI 5: non riesce mai a trovare spiragli per andare fino in fondo ed allora fatica tantissimo commettendo un paio di infrazioni evitabili. Deve assolutamente ampliare il suo bagaglio tecnico
Martina FANTINI 5,5: meno brillante di ieri, Piazza la tiene in campo solo 11 minuti in cui segna un paio di canestri ma si fa rubare palla troppo facilmente in un paio di occasioni
Cristina OSAZUWA 6: la solita Cristina che accende e spegne come fosse un interruttore impazzito. La squadra deve sfruttare meglio le sue qualità, spesso viene dimenticata ma anche la futura lunga di Geas deve aumentare la qualità delle sue giocate, specie nei passaggi e nelle letture
Francesca BALDASSARRE 5,5: non riesce ad incidere ma tutto sommato non fa grossi danni
Caterina PIATTI 5: la sua lentezza in difesa si vede oltremodo contro questo tipo di squadre avversarie, in attacco non viene mai servita a dovere
Cristiano Garbin
Cristiano Garbin