Chiude al sesto posto l’Italbasket Rosa U18 in questa spedizione europea a Las Palmas, e lo fa perdendo una partita equilibrata contro una Polonia che ha dimostrato di avere qualcosina in più, piazzando il break decisivo nel terzo quarto per poi riuscire a portare fino in fondo il vantaggio accumulato.
Si potrebbe aprire il dibattito se meglio vincere la finalina per il 7-8°posto o perdere quella 5-6°, il mio parere è che non essendoci medaglie in palio sempre meglio tornare a casa con il miglior risultato possibile, perché sugli almanacchi rimane quello. Poi, a noi che l’abbiamo seguita, rimarrà forse più il miracolo di Baldassarre di ieri piuttosto che questa partita, ma tant’è: rimarrà forse anche il dubbio di cosa sarebbe stato questo Eurobasket se l’Italia avesse superato la Slovenia alla seconda partita….la Finlandia poi alla terza avrebbe giocato diversamente probabilmente, ma rimane il fatto che ha trovato il corridoio giusto per arrivare in finale…
Diciamo comunque che va bene così secondo me questo risultato rispecchia il valore di questo gruppo al netto di tutti irimpienti possibili. Se invece poniamo lo sguardo all’orizzonte bisogna chiedersi quante di queste ragazze potranno trovare posto in Serie A per esempio, o quante di loro riusciranno ad arrivare in Nazionale maggiore….difficile fare pronostici ora, quel che credo sia ovvio è che tutte queste ragazze hanno bisogno di lavorare duramente in palestra, in primis per aumentare il loro bagaglio tecnico e per eliminare i tanti errori che ancora commettono.
Di pari passo però devono avere spazio, giocare avendo la possibilità di sbagliare ma ad un buon livello e contro le senior. La A2 dovrebbe essere il campionato deputato per farle crescere, invece non è così se non per qualche eccezione. Speriamo in futuro il vento cambi, basta guardare le ragazze appena medagliate perché molte di loro si sono fatte la gavetta o in A2 o nei quartieri bassi della A prima di continuare a migliorare per arrivare sono sono ora. Auguriamo a queste ragazze di fare altrettanto.
Della partita c’è poco da dire, la Polonia è squadra che gioca a ritmi alti, a metà primo quarto gli schemi erano già saltati come si dice nel calcio. La transizione difensiva oggi non è stata impeccabile e le azzurre hanno subito troppi canestri facili. In più la zona 2-3 ha dato pochi frutti, e nella ripresa l’Italia ha subito la fisicità della difesa polacca non riuscendo più a costruire buoni tiri. Riagganciandomi al discorso precedente questo è il primo aspetto sul quale le ragazze devono lavorare, e cioè costruirsi un tiro o un vantaggio che la squadra possa sfruttare. Siamo nettamente indietro in questo in confronto alle altre scuole europee.
Da noi spesso si guarda troppo alla tattica sacrificando il talento individuale ma i fatti dimostrano che non è l’approccio giusto nello sport del 2025. Meno schemi quindi, più uno contro uno e più spazio alla fantasia.

Emma GIACCHETTI 6: anche oggi difficile darle un voto. Opto per una sufficienza, ma con la classica postilla che essendo l’alunna più dotata poteva fare molto di più.
Olivia OSTONI 7: 11 punti in 11 minuti, perché non darle più spazio?
Francesca BALDASSARRE 5,5: va a sprazzi, non riesce la trovare continuità che seervirebbe alla squadra
Giorgia GORINI 5: anche oggi le avversarie la raddoppiano, qualche passaggio sbagliato lo ha fatto ma la sua colpa più grave è non trovare mai il canestro da fuori. Poi viene bersagliata dalla terna, 3 falli in due minuti e la sua gara finisce lì
Isabel HASSAN 5,5: due tiri da sei metri più un appoggio dei suoi. Pochino, credo sia arrivata veramente finita a questo appuntamento
Beatrice CERE’ 6: partita senza infamia e senza lode
Marianna ZANETTI 5: si mangia due canestri facili facili, in difesa commette un paio di errori ed ecco spiegati i soli 12 minuti in campo
Divine OBASEKI 6,5: contro le lunghe polacche anche lei va in difficoltà, viene stoppata un paio di volte ma non si scompone e gioca come non fosse successo nulla risultando la più solida di tutte le lunghe. Vincerebbe a mani basse il premio Tim Duncan per il minor numero di espressioni facciali fatte in un torneo.
Arianna APPETTITI 5: non ripete la buona prova di ieri, oggi si va a schiantare un paio di volte contro la difesa polacca
Emma D’ESTE 6: un buon impatto nel primo tempo, meno bene nella ripresa
Nicole TORRESANI 5,5: non riesce ad incidere, usata da ala forte va sotto fisicamente
Giulia PIROZZI 6,5: entra e ha un buon impattio, è sveglia e pimpante anche se sbaglia due tiri da tre punti che sarebbero la specialità della casa. Vista la stanchezza e la serata no di altre, poteva avere più spazio
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Cristiano Garbin