Heraklion (GRE), 12 luglio 2025 – Al debutto nel Gruppo C della manifestazione forse più intrigante del panorama continentale quale l’Eurobasket Men’s FIBA U20, l’Italbasket di coach Alessandro Rossi coglie un buon successo contro il Belgio per 64-68 al termine di un match, diciamolo, modesto ed in larga parte favorita dalla scarsa opposizione qualitativa degli avversari.
Mentre sta per concludersi l’U18F e potenzialmente priva dei ragazzi d’oro dell’Olimpia Milano (al secolo Lonati, Suigo e Garavaglia, medaglia d’argento ai FIBA World Championship U17 2024 sebbene siano sotto età oltre che al netto di eventuali infortuni), l’Italbasket U20 ha deluso oggi pomeriggio proponendo un basket poco efficace sia per la qualità diffusa che teoricamente avrebbe tra le mani, sia per la poca intensità su i due lati del campo denotando di fatto evidenti limiti di concentrazione.
Caratterialmente no, l’aver giocato e portato a casa infatti un match vs un Belgio modesto ma pervicacemente combattivo e che non hai mollato un attimo la presa, denota invece una gran predisposizione al combattimento, al non voler uscire dal campo sconfitti malgrado i diversi errori di lettura ed a rimbalzo che ha costretto l’Italbasket a dare fondo alle proprie energie psico-fisiche.
Certamente un debutto è sempre un debutto e bagnarsi i piedi rimane pur sempre un momento di rilievo emotivo in una manifestazione come questa ma se l’obiettivo è migliorare il 9° posto dello scorso anno e, più in generale, provare ad interrompere un viatico buio che da 12 anni vede l’Italbasket U20M fuori dalle prime quattro del continente dal 2013, cioè dal 1° posto della fantastica U20M di coach Pino Sacripanti con i vari Della Valle, Tonut ed Abass e prima ancora sempre prima nel ’93, nel match di oggi vs il Belgio l’idea di poter lottare per il podio non predispone affatto all’happy ending!!
E di questo stupisce un pò che la guida tecnica, affidata quest’anno al coach napoletano Alessandro Rossi, protagonista in A2 con Rieti al punto da essere chiamato in LBA da parte di Treviso per la prossima stagione, sia apparsa poco incisiva su alcune situazioni di gioco sebbene lo stesso Rossi abbia nel suo CV le due ultime annate da assistente prima di Alessandro Magro e poi di Paolo Galbiati proprio all’Italbasket U20M.
Ma se possiamo affermare che da coach Alessandro Rossi ci saremmo attesi di più, stesso discorso se ci riferiamo ai veterani Italbasket come Francesco Ferrari, eletto due mesi fa miglior U21 della Serie A2 con Cividale e la coppia Leonardo Marangon–David Torresani, un trio di giocatori dal quale ci si attendeva personalità, punti e carisma, arrivati invece da elementi non inferiori ai precedenti ma meno citati di loro come Elisee Assui, Giacomo Zanetti e Leonardo Valesin, trascinatori offensivi nel secondo tempo in termini di punti e di cazzimma.
La gara è stata un lungo inseguimento con il più classico degli avvii in salita per l’Italbasket U20 (22-16 al 10‘ e 35-30 al 20‘ per il Belgio), con numeri a dir poco negativi che al 20′ metteva insieme statistiche a dir poco rivedibili: 72,2% dai liberi; 22% da 2 (4/18…), e 26,3% da 3 (3/14).
Poi, al rientro in campo, l’Italbasket è cresciuta progressivamente grazie ad una maggiore qualità offensiva e difensiva ma senza mai scrollarsi di dosso la fisicità esuberante dei belgi (ben 19 rimbalzi offensivi sui 46 totali…), tra le cui fila ha brillato la combo-guard dello Spirou Basket, Adedayo Polet (12 p.ti, 9 rimbalzi e 5 assist), ma senza mai dare l’idea di poter essere superiori.
Ripartiti al 30‘ dal 45-47 la gara si trascinava sul filo dell’equilibrio ma con l’Italbasket U20 che riusciva a piazzare il break decisivo grazie a Valesin (61-68), che ne metteva 7 di fila ma, ahimè, chiudendo però in affanno tra amnesie difensive e mancanze vicino al proprio ferro.
Domani replica alle ore 12:00 vs la Germania, altra gara ampiamente all’altezza degli Azzurri ma ci si augura che l’emozione e l’ansia siano sparite del tutto e che, soprattutto, si veda un’atteggiamento differente da parte dei giocatori più attesi.
LE PAGELLE

#1 Mattia De Martin 6: una gara poco appariscente ma essenziale nei 16′ di gioco circa che coach Rossi gli concede partendo dall’inizio, senza forzature ma senza nemmeno tirarsi indietro in difesa malgrado il suo dirimpettaio, Polet, dia sempre l’impressione di poter essere il giocatore da tenere d’occhio.
#5 Stefano Trucchetti 6: poco più di 3′ di gioco, troppo poco per un playmaker che forse sarà poco elettrico ma che mette una tripla a segno tra le 24 tirate verso il cotone belga di tutta la squadra (totale, 5/24).
#7 Elisee Assui 7,5: uno dei migliori perchè sempre presente almeno in difesa, si accende nel secondo tempo quando occorrono punti e sostanza, caratteristiche quasi assenti nel primo tempo malgrado il suo partire in quintetto. Uno dei veterani delle giovanili Italbasket, sfiora la doppia doppia (9 p.ti, 2 assist e 7 rimbalzi), il varesino che lo scorso anno, nell’U18M, aveva fatto vedere gran belle cose con Sarr. Che questo sia il torneo che lo consacra come promessa del nostro basket?
#8 Leonardo Valesin 8: MVP del match perchè segna tutti i suoi punti del match nel finale, 7 punti che regalano quella sicurezza che oggi questa Italbasket ha mostrato poco, sovente troppo, troppo distratta e pasticciona in diverse fasi. Sette punti tra cui una tripla dal palleggio inventata quasi dal nulla che fanno tirare un bel sospiro di sollievo. Mettete nello score anche 3 rimbalzi e 2 assist.
#9 David Torresani 5: poco lucido, poco presente, spesso confusionario. E’ iniziato malino questo torneo per il playmaker gioiellino di Treviso che speriamo, da domani, possa darsi una scossa e mostare già vs la Germania tutto il suo talento. Comunque, almeno, serve 4 assist e segna 4 punti.
#10 Edhodaghe Atamah 5: agisce da centro di riserva e non si nega che abbia forza e garretti esplosivi. Purtroppo le mani sono da fabbro ferraio sebbene metta a segno i soli due punti del suo debutto dalla lunetta.
#11 Theo Arihienbuwa 6,5: sprazzi di grande atletismo e voglia di attaccare il ferro per la neo-guardia di Trento ex Verona che, nel secondo tempo, fa valere queste sue doti in particolar modo nel terzo periodo. Mette a segno 7 punti, da segnalare per la sua intraprendenza.
#13 Leonardo Marangon 4: peccato, uno dei veterani che incide pochissimo, se non quasi nulla, nei 13′ e più di gioco. Voto molto basso perchè non ci si aspettava questa gara così incolore. Ok, resettare e ripartire perchè questa Italbasket ha bisogno di lui.
#18 Pietro Iannuzzi 3: ok, 4′ di gioco sono pochi per lui ma perdere due possessi nei 4′ di gioco…No…Non ci sta. Siamo sempre in Nazionale, siamo sempre ad un Europeo e bisogna essere presenti a se stessi a questi livelli anche se entri in campo 30″. Occasione domani per ripartire.
#19 Giacomo Zanetti 7,5: uno dei migliori, senza dubbio, perchè non tanto per la doppia cifra (11) quanto per la qualità che mette in campo nel secondo tempo servendo anche da punto di riferimento per la squadra. Per lui anche 6 rimbalzi ed 1 assist.
#24 Francesco Ferrari 5: non si becca un bel 4 perchè ne mette 12 alla fine con 7 rimbalzi e giocando pure con poca grinta e concentrazione. Ad esempio, nel secondo tempo uno vs zero vola a canestro per schiacciare e…Niente, perde pure il possesso in modo goffo come goffi sono i suoi tiri che sovente si fermano sul primo ferro per un totale dal campo che recita 4/13…Dovrebbe essere la punta di diamante, oggi delude al 100% per approccio colui che ha già avuto una chiamata dal Poz al piano di sopra. Se non gli andasse, potrebbe rientrare domani in Italia.
#34 Osawaru Andrew Osasuyu 7,5: il ragazzo ha veramente molta stoffa, zompatore nato e qualità intimidatorie da vendere in difesa. Bella prova con 7 p.ti e 12 rimbalzi tuttavia deve ancora migliorare molto dal punto di vista della mobilità e del “tocco” vicino al ferro ma, ripetiamo, la base c’è, eccome!
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto
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