In un modo o nell’altro, quando si arriva in zona medaglie a EuroBasket Women bisogna sempre fare i conti con la Spagna. La squadra di Miguel Méndez batte 88-81 la Repubblica Ceca nel terzo terzo quarto di finale disputato al Pireo, raggiugendo la Francia in semifinale (venerdì alle 16.30). Una partita di grande sofferenza, così come era successo nell’ultima del girone contro la Svezia, ma un’altra vittoria di carattere per quella che non per caso è una delle nazionali più vincenti di questa epoca. Cambiano le interpreti, ma lo spirito è sempre quello di una squadra per cui nessun ostacolo sembra mai troppo alto. Per completare la rimonta su un’ottima Repubblica Ceca è servita una prestazione da annali statistici di Raquel Carrera, che ha tenuto in scacco l’intera difesa per tutti i minuti in cui è rimasta in campo. Nonostante l’infortunio che l’ha limitata durante la preparazione, la classe 2001 è stata più che mai leader e trascinatrice, ribaltando completamente una situazione che sembrava ampiamente compromessa.
La prima notizia importante arriva a un paio d’ore dalla palla a due: assente Iyana Martín, fermata e ospedalizzata per “dolori addominali acuti”. Senza la sua playmaker titolare, Méndez sceglie Pueyo per affiancare Ortiz sul perimetro, ma l’approccio non è dei migliori. Il primo canestro spagnolo arriva solo dopo tre minuti con un guizzo di Alba Torrens, ma dall’altra parte arriva subito la tripla di Hamzová per l’8-2 Repubblica Ceca. La squadra di Ptáčková impone la sua aggressività e lavora bene a rimbalzo offensivo, trascinata dalla vena realizzativa della stessa Hamzová, che arriva a undici punti nel primo quarto. Carrera si fa sentire nel pitturato e fa 6/6 dalla lunetta, ma dopo dieci minuti la Spagna insegue sul 18-12.
Nel secondo periodo si accende anche Holesinska, che con cinque punti in fila interrompe un buon momento spagnolo. Il buon ingresso dalla panchina di Buenavida non basta a dare la scossa, e a due minuti e mezzo dall’intervallo arriva il +11 con sei punti in fila di Stoupalová. Un gioco da tre punti di Holesinska ritocca il massimo vantaggio sul +14, poi tre tiri liberi di Ayuso riducono il passivo fino al 33-44 di metà partita. Il -11 racconta solo in parte le difficoltà di una Spagna che non punge in attacco e non riesce a contenere le transizioni avversarie. A tenere in partita la Selección è il 10/10 ai liberi di Carrera, costretta agli straordinari nonostante non sia al massimo della condizione fisica.
Proprio la lunga di Valencia realizza in allontanamento il primo canestro del secondo tempo, ma dall’altra parte Voráčková si cala bene nel suo ruolo di creatrice primaria e trova un grande assist per Emma Cechova. La squadra di Méndez ha però cambiato passo in attacco, e una tripla di Irati Etxarri vale il -5. Nell’altra metà campo però continuano i problemi, e Hamzová trova un altro gioco da tre punti. La Repubblica Ceca torna così a +9, ma poi subisce un parziale di 11-0 che culmina nel primo vantaggio spagnolo, con una tripla dall’angolo di Torrens. La risposta è affidata a un’altra sfuriata di Holesinska, che realizza tre canestri in un amen per il nuovo +7. La guardia ceca ha giocato in Spagna nelle ultime tre stagioni, ed è proprio la sua ex compagna Aina Ayuso a guidare il break di 8-0 per il nuovo controsorpasso.
La playmaker di Jairis diventa il principale punto di riferimento offensivo e realizza otto punti in avvio di quarto periodo, compreso il gioco da tre punti per il 71-68. Quando l’inerzia sembra ormai cambiata, arriva un’altra tripla impossibile di Holesinska a ristabilire la parità, che regge per diversi minuti in un tiratissimo finale in volata. La Spagna sale di tono in difesa e pesca dal mazzo una provvidenziale Paula Ginzo, che trova i suoi primi punti nel momento decisivo. Carrera continua a dominare in lungo e in largo e firma il massimo vantaggio, e nell’ultimo minuto ci sono due possessi pieni a dividere le squadre. La tripla di Voráčková a 19″ dalla fine riaccende una sperenza, ma stasera scommettere contro Ayuso e Carrera ai tiri liberi non è una buona idea: finisce 88-81, la rimonta è completata, la Spagna prosegue il cammino e affronterà la Francia venerdì.
Alla Repubblica Ceca non bastano 32 minuti in vantaggio, i 23 punti di Holesinska e i 20 di Hamzová per coronare una prova da applausi con una vittoria. Per andare in semifinale serve una prova leggendaria di Raquel Carrera, che chiude con 31 punti in 26 minuti e 19/19 ai tiri liberi, record all time su singola partita in un europeo. Fondamentale anche il contributo di Ayuso, che sopperisce all’assenza di Martín con 20 punti e 5 assist. Doppia cifra anche per Torrens, che con 14 punti raggiunge la sua sesta semifinale in carriera. La sua caccia al terzo oro continua.
(Foto in evidenza: FIBA)