In periodo di esami di maturità per gli studenti, le ragazze dell’Italbasket superano, seppur con qualche patema di troppo, il proprio e sconfiggendo la Slovenia si qualificano per i quarti di finale, con la possibilità di giocarsi la prima posizione nel match di sabato sera contro la Lituania, a sua volta vincitrice nel pomeriggio con la Serbia.
Gara letteralmente a due facce per le ragazze di coach Capobianco, al limite della perfezione nei primi venti minuti, riuscendo anche a toccare il +24, per poi rischiare di disfare tutto nella ripresa.
A differenza della partita con la Serbia, Zandalasini stavolta parte subito forte, colpendo da ogni posizione la difesa avversaria e mandando in fiducia tutte le sue compagne di squadra. Lo spauracchio Shepard è letteralmente annullata nei primi venti minuti, mentre le azzurre trovano anche il prezioso contributo di Pasa in attacco per il 45-22 che non ammette discussioni.
Ma come nella prima giornata un evidente calo dal terzo quarto in poi rischia di compromettere quanto di ottimo fatto in precedenza, con Shepard che nel frattempo sale decisamente di tono e le slovene che rosicchiano punto su punto fino ad impattare sul 62-62 a 5’21” dalla sirena finale. Qui, però, con Zandalasini sorvegliata a vista in ogni punto del campo, è Keys a prendere per mano l’Italia, con una tripla frontale pesantissima, come altrettanto pesantissimo è il rimbalzo d’attacco preso da Verona, convertito poi in due punti, in mezzo alle giganti slovene che di fatto hanno svoltato nuovamente l’inerzia a favore delle azzurre, che riescono a portare a casa successo e qualificazione ai quarti di finale. Ma non è finita qui, in quanto dopo il giorno di riposo, sabato sera le ragazze di coach Capobianco si giocheranno il primo posto con la Lituania, soprattutto per evitare lo spauracchio Francia.
IL TABELLINO: Italia – Slovenia 77–66
LE PAGELLE
Jasmine KEYS 7,5: si presenta subito con una tripla frontale per poi proseguire con una eccellente difesa su Shepard nel corso del primo tempo. Nel secondo tempo non si vede sostanzialmente fino a 5’21” dalla fine, quando nel momento di massima difficoltà sgancia la tripla che cambia nuovamente l’inerzia dell’incontro dopo che la Slovenia era tornata in parità.
Francesca PASA 8: entra e spara due triple consecutive per far capire che l’aria è decisamente cambiata rispetto alla gara con la Serbia. Protagonista anche in avvio di secondo tempo per tenere l’Italia intorno ai venti punti di vantaggio e forse avrebbe meritato maggior minutaggio.
Costanza VERONA 7: alterna cose buone ad ingenuità per oltre tre quarti, ma è protagonista della giocata che in sostanza cambia le sorti della partita nei minuti finali, con quel rimbalzo d’attacco catturato in mezzo alle lunghe slovene, convertito poi in un elegante palleggio arresto e tiro.
Cecilia ZANDALASINI 7,5: avvio devastante in attacco che manda in fiducia anche tutte le sue compagne di squadra. Non incide nel secondo tempo, anche perché coach Dikaioulakos la ingabbia con una difesa asfissiante che di fatto la esclude dal gioco, mandando in grossa difficoltà l’intera manovra offensiva azzurra.
Francesca PAN 7: buon impatto sulla partita nel momento migliore delle azzurre, per poi vedere pochissimo il campo nella ripresa.
Lorela CUBAJ 7: presenza importante sotto canestro e si conferma pericolosa dalla media distanza. Anche lei cala nella ripresa, con la difesa a zona delle avversarie che la esclude un po’ dalla manovra offensiva, ma in area si conferma un fattore.
Sara MADERA 6: uscendo dalla panchina ha anche in questa serata un buon impatto sulla partita, stavolta però in fase difensiva, dove in area fa sentire il suo fisico. Non incide in fase d’attacco.
Mariella SANTUCCI 6: un passo indietro rispetto alla gara con la Serbia, pur non facendo mai mancare tutta la sua energia.
Olbis ANDRE 5,5: non impatta bene e, in generale, presenza sostanzialmente impalpabile nei dieci minuti sul parquet.
Laura SPREAFICO 5: parte nuovamente nello starting five ma appare un pesce fuor d’acqua, con coach Capobianco che dopo appena sei minuti la fa sedere in panchina senza più rimetterla in campo.
Stefania TRIMBOLI 6,5: non ripete l’eccellente prova di mercoledì sera, ma negli istanti conclusivi è velenosa in difesa, nonché freddissima per insaccare i quattro tiri liberi che scacciano definitivamente la paura e chiudono l’incontro nei secondi finali.
SALA STAMPA
Davide Di Sante
IG: davidedisante86 | FB: Davide Di Sante
Photo by Marco Brioschi