LBF Serie A2: Torino troppi orticelli da coltivare, mentre la Serie A manca da 5 anni

La frammentarietà o qualsivoglia il frazionamento non è mai sinonimo di forza o di unione d’intenti ma anzi il più delle volte esprime una visione di corto raggio e di precarietà nel lungo termine, questo è il virus che ha colpito da diversi anni il basket femminile a Torino, in questa mia pseudo analisi andremo a snocciolare quello che ad oggi puo’ essere la prospettiva futura di un settore che moltiplica i suoi atomi auto indebolendosi.

Partendo per categorie vediamo che in serie A2 troviamo ad oggi una Libertas Moncalieri che guidata dal presidente Cerrato ha mantenuto tramite i play out la categoria quindi facendo un sofferto campionato e dando spazio a tante giovani di belle speranze tra le quali Pasero che difficilmente resterà tra le lunette, affidandosi come coach a Terzolo che ha portato ancora in salvo la nave ma che per la prossima stagione dovrebbe dedicarsi alle giovanili, con un settore giovanile che ha visto ad inizio anno l’accordo con Crocetta( storica realtà del basket torinese)e dall’unione di questi due gruppi stanno arrivando notevoli risultati, inglobando buona parte del vivaio del territorio di Torino sud.

Il Torino Teen Basket attualmente è un cantiere aperto lo si spera,squadra che rappresenta la prima cintura di Torino Nord, nel finale di stagione il vulcanico Mario Corrado coach delle torinesi ha fatto un passo indietro durante i play out cedendo la panchina al navigato Ricchini che ha ottenuto la salvezza battendo prima Vigarano e poi Civitanova, le frizioni tra il presidente Violante e Corrado non sono ancora rimarginate e non si è in grado di sapere se tra i due scoppierà la pace, ad oggi Torino ha già annunciato tanti non rinnovi, tra i quali quelli di Colli( andrà presumibilmente a Moncalieri) o quello di Stawinska, ci sono forti dubbi sul proseguimento dell’ attività senza la presenza di Corrado. Ricordiamo che da quest’anno la società grazie ad un accordo con Polismile ( grande vivaio torinese in particolar modo presente nella zona sud del capoluogo sabaudo) si è fornita e nutrita di un vivaio importante che ha permesso ad atlete in rampa di lancio come Fratamico, Censoplano, Lo Buono, Bifano, di assaporare parquet importanti, non ultimo affronterà la Coppa Italia U14 col proprio brand, cosa sarà del suo futuro?

Proprio Mario Corrado starebbe lavorando alla nascita di una nuova creatura che possa includere e non escludere altre realtà partendo possibilmente dalla serie B, con l’ intento di formare una compagine che possa dialogare sul territorio con varie realtà e con una campagna acquisti già in corso ed anche abbastanza importante, queste sono voci di corridoio che potrebbero tramutarsi in possibili certezze a fine mese.

In serie B in piena finale playoff troviamo la Pallacanestro Torino del patron Stasi che con coach Lanzano domenica prossima a Marghera tenterà di staccare il pass per la prossima A2, ma parliamo di una squadra che per adesso ha difficoltà a trovare una sede definitiva, gran parte della stagione è stata trascorsa tra le mura del Pala Collegno per poi trasferirsi a Venaria per i decisivi play off, tra i campi di allenamento vi è il Pala Ruffini, in panchina un giovane emergente scuola Moncalieri come Lanzano, ma società che attualmente non ha nessun settore giovanile, cosa strana ma anche difficile da gestire per una società in lizza per la serie A/2, gli spazi si restringono ed anche le possibilità economiche per affrontare sfide importanti.

Per quanto concerne la serie B, il presidente della Polismile, il dottor Ghirlassi ha annunciato tempo fa la costituzione per la prossima stagione di una prima squadra appunto in B col chiaro intento di dare spazio e minutaggio alle proprie giovani promesse cosa sempre buona e giusta, ma vi sono ovviamente delle domande, chi sarà il coach? si cercherà una soluzione interna con l’enfant prodige Fabio Lombardo che da anni sta raccogliendo importanti risultati nel settore giovanile piemontese, non ultimo le imprese con U19 e U17 della compagine biancorossa?

Dalla serie C sono state promosse altre due compagini torinesi in serie B, la Torino Nord Academy che si preannuncia voler sfidare col suo progetto le società di Torino Sud, con buoni risultati ottenuti in campo giovanile ed una prima squadra che ha ottenuto una grande promozione, il tutto nato da una stretta collaborazione col mondo maschile del San Mauro Basket e quindi l’aver potuto sfruttare il bellissimo Pala Burgo sito proprio a San Mauro.

Concludiamo sempre con Torino Sud con la favola del Cus Torino promosso in serie B, guidato da coach Mangione ex Polismile, ex Venaria, che con un gruppo di ragazze provenienti anche dal vivaio Polismile ha fatto ritornare il basket femminile in via Panetti, ricordiamo che la suddetta società non ha settore giovanile femminile.

Tutto questo in una città Torino fuori dalla serie A1 da quando il 21 luglio 2020 la Iren Fixi Torino comunico’ che per problemi economici non si sarebbe iscritta più al campionato di Serie A1, una storia iniziata nel 1959 da Candido e Giulia Manfredi con il nome di Lanco Torino, in una città che ebbe anche la Fiat Torino iscritta nel campionato del 1939 in serie B e che vinse 5 scudetti ed una Coppa dei Campioni nel 1980, cambiando varie denominazioni Sisport, Techsid, per poi ritornare e finire con Fiat nel 1983, in una città che pensate nel 1960 aveva tre formazioni in A1 Lanco, Autonomi e Fiat, oggi il nulla.

L’ impressione è che cosi tanti orti sempre più piccoli, sempre con spazi palestre ridotti, sempre più con costi economici importanti da affrontare ed introiti scarsi in grado di alleggerire le casse societarie, rischiano di indebolire il movimento non di farlo crescere, oggi il Piemonte è in mano a Derthona che ha sconfitto il Torino centrismo sia grazie alla lungimirante collaborazione con Castelnuovo Scrivia, sia grazie ai fondamentali investimenti del dottor Gavio.

A Torino manca questo un uomo dei sogni come direbbe Ray Kinsella protagonista di un bellissimo film del 1989 interpretato da Kevin Costner sulla bellezza del baseball, e sulla possibilità che lo sport ha di generare quei sogni, manca quella personalità in grado di unire e non dividere, in grado di avere una prospettiva comune e lungimirante partendo dal settore giovanile per poi sbocciare con una prima squadra, il sentiero inverso porta ad una scarsa fidelizzazione del territorio ed a progetti che durano poco e che ogni estate possono traslare dall’essere sogno al divenire incubo.

Si ringrazia la pagina FB di Basket Torino Femminile per le immagini.

Matteo Avagliano

4 commenti su “LBF Serie A2: Torino troppi orticelli da coltivare, mentre la Serie A manca da 5 anni”

  1. Buongiorno … ringrazio per la citazione .. fatta per la sq cus torino … nata da un gruppo di ragazze … universitarie abbandonate … per noi è stato importante recuperarle perché non si demoralizzassero del mondo dello sport … le ragazze ci hanno emozionato come gruppo e oggi abbiamo deciso di continuare non era scontato .. visto che la priorità cus torino non è il risultato sportivo … lo sport è una cosa seria e va trattato seriamente visto il valore ….. FORMATIVO … che ha buon tutto

  2. Buongiorno, l’articolo ben strutturato, manca di citare una società da una stagione in Serie B, il Basket Nole del gruppo PNC. Compagine che ha ben figurato da matricola nel campionato senior e che vuole migliorare nei prossimi anni. Società solida con un settore giovanile in forte crescita, tant’è che quest’anno ha già vinto il suo primo titolo Piemontese U13 partecipando alla finali nazionali Jr NBA, arrivando sesta in Italia. Oltre ad uno Staff professionista e dinamico, che coniuga esperienza e gioventù, ha anche in gestione un proprio impianto, vera “bomboniera” della zona del Canavese.

    1. Matteo Avagliano

      Salve Luigi conosco l’esperienza di PNC che da neopromossa ha fatto un grande campionato salvandosi con molta tranquillità, ma nell’articolo parliamo solo delle realtà torinesi, viene menzionata Moncalieri sia per la serie A/2 che per la collaborazione con Don Bosco Crocetta realtà torinese, ma cio’ non toglie che prossimamente ci possano essere degli approfondimenti giornalistici anche su realtà importanti come PNC della cintura torinese.
      Cordiali saluti.

  3. Achille Novarino

    Mi piacerebbe parlare con lei di basket femminile . Mi chiamo Achille Novarino ed ho gestito il basket Accorsi dalla sua fondazione alla fusione con il Fiat

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