Nessuna sorpresa alla Facility della Cittadella dello Sport, tra l’altro gremitissima; come da pronostico è l’Umana Reyer Venezia a conquistare, con merito, i due punti ai danni di una Autosped che poco ha potuto, pur non lesinando l’impegno nell’arco dei 40’.
Padrone di casa che si presentano alla sfida con assenze pesanti visto che oltre alla lungodegente Arado devono rinunciare, sempre per problemi fisici, anche a Fontaine e Toffolo; in pratica coach Cutugno deve fare a meno di 3/4 del pacchetto lungo teoricamente a disposizione.
Nonostante ciò la prima frazione delle castelnovesi è incoraggiante, visto che dopo l’equilibrio delle fasi iniziali ed un primo tentativo di allungo delle ospiti, la frazione si chiudeva con la squadra di Mazzon avanti di stretta misura (16-14). Il muro delle locali comincia pian piano a sgretolarsi nei secondi 10’ con Venezia che si appoggia a Mavunga, braccio armato (8 punti) del 10-2 che vale il primo vantaggio in doppia cifra dell’Umana (26-16) e che costituisce il trampolino di lancio per la fuga delle ospiti che rientrano negli spogliatoi per la pausa lunga sul +15 (39-24).
La reazione del Bcc, dopo l’intervallo, vale, come minimo svantaggio il -12 del 24’ (33-45) ma nei restanti 6 le veneziani spaccano in due la partita con un 17-3 che sembra far scorrere con largo anticipo i titoli di coda della partita (62-36 al 30’).
Il quarto finale si apre con il massimo vantaggio ospite (65-36, +29) ma proprio quando appare più che probabile che le padrone di casa siano destinate a subire un passivo pesantissimo, arriva la reazione delle giraffe, agevolata anche, forse, dal fatto che Venezia cominci a tirare un pochino i remi in barca, vista la cospicua dote da gestire; dal -29 l’Autosped risale fino al -15 della sirena finale, sospinta anche da un pubblico che non ha masi smesso di incitare le proprie beniamine nonostante la partita fosse già ampiamente decisa.
Se è vero che le assenze di questa sera costituiscono un alibi importante per l’Autosped è altrettanto vero che il bilancio di questo primo mese di campionato vira decisamente verso il rosso; il calendario non era certamente agevole e, in tutta onestà, anche la buona sorte non ha dato una mano visto che mai coach Cutugno ha potuto avere il roster completo a disposizione.
Detto questo però, e viste anche le premesse di quanto si era visto in preseason, la squadra ha finora dato meno di quanto
era lecito attendersi e, in particolare, colpisce la grande difficoltà che le castelnovesi stanno incontrando in fase offensiva (sotto i 60 punti segnati in 3 delle 4 gare disputate).
IL TABELLINO: Derthona – Reyer Venezia 57-72
LE PAGELLE

Caterina DOTTO 5,5: alla fine risulta la miglior marcatrice della squadra ma forza tanto (1/9 da due)
Pallas KUNAIYI 6,5: un’altra doppia doppia (11 + 17) per la lunga nigeriana, che però anche stasera fatica a trovare rifornimenti adeguati
Anastasia CONTE 5,5: come sempre lotta su ogni pallone ed è una delle ultime ad arrendersi ma paga la cattiva serata al tiro (3/12 lo score finale)
Francesca LEONARDI 5,5: una delle più precise al tiro ma fatica tanto nella propria metà campo
Paula SUAREZ 5,5: il voto è la media tra una prima metà di gara largamente insufficiente e rinunciataria ed una seconda parte in cui prova a mettersi in partita osando di più. Pesano però le 7 perse
Francesca MELCHIORI 6: non una bella serata al tiro ma strappa la sufficienza grazie agli assist (5) ed ai recuperi (4)
Elisa PENNA 5: al rientro dopo il guaio muscolare che l’aveva tenuta fuori a Campobasso, non riesce ad invertire il trend negativo di questa prima parte di stagione (2-11 stasera; lei può e deve dare di più

Kaila CHARLES 6: sbaglia molto ma è sempre nel vivo del gioco ed è protagonista nell’allungo definitivo del terzo quarto
Francesca PASA 6: la sua velocità mette sovente in crisi la difesa avversaria anche se non è sempre precisa
Martina FASSINA 6: prova solida, sufficienza più che meritata
Stephanie MAVUNGA 7: gioca solo 14’ nei quali però realizza 16 punti; è quasi tutto suo il primo allungo Reyer
Joyner HOLMES 5,5: incide poco….
Lorela CUBAJ 5,5: insolitamente imprecisa in attacco, ma dietro resta sempre una garanzia
Ivana DOJKIC 6: anche lei sbaglia più del solito ma quando serve sa farsi trovare pronta
Mariella SANTUCCI 6: una prova tra alti (7 rimbalzi, 5 assist) e bassi (2-6 al tiro) ma che vale sicuramente la sufficienza
Giuditta NICOLODI 6: anche per lei una serata non brillantissima in fase offensiva ma si fa sentire in difesa ed a rimbalzo
Isabel HASSAN 6: gioca 6’ nei quali però ha onestamente poche opportunità per mettersi in
mostra
Livio Colombo