Terza miglior realizzatrice per media punti a quota 19,3 (ma prima per punti totali), quarta nei rimbalzi con 10,0 ed ottava per percentuale al tiro da due punti con il 64,3%, ma con ben 42 conclusioni tentate, in queste tre partite (alcune giocatrici che la precedono nelle varie classifiche però ne hanno disputate solo due).
Così la rookie statunitense Alyssa Ustby si è presentata alla matricola People Strategy Panthers Roseto ed alla massima serie italiana. Cifre che assumono maggior valore considerando che la formazione abruzzese ha affrontato Schio, Geas Sesto San Giovanni e Reyer Venezia, cogliendo tra l’altro una fantastica vittoria interna contro le lombarde, per quello che è stato un vero e proprio battesimo del fuoco con il campionato di Serie A1.
Impatto che considerare positivo può sembrare fin troppo riduttivo, quello dell’ala statunitense classe 2002, anche se le sue credenziali prima dell’ inizio della sua avventura da questa parte dell’oceano erano più che prestigiose. Basti pensare al college di provenienza, ossia quella North Carolina che, tra i tantissimi atleti che ha prodotto vanta anche un certo Michael Jordan.
“Ho giocato a North Carolina per cinque stagioni e sono stata fortunata di essere parte di questo team – esordisce Ustby – avendo raggiunto per due volte la Sweet Sixteen nella “March Madness” della NCAA. È stata davvero una bellissima esperienza giocare in un basket di alto livello e sono stata fortunata anche nel raggiungere qualche record assoluto di UNC, essendo diventata la miglior rimbalzista all time ed avendo realizzato la prima tripla doppia nella storia del programma della pallacanestro femminile nell’ateneo. È stata un’esperienza fantastica che mi ha preparato nel migliore dei modi al passo successivo della mia carriera.”

In totale cinque le sue stagioni in NCAA con le Tar Heels e curriculum di tutto rispetto, collezionando 150 presenze di cui 143 nello starting five, per una media carriera di 11,9 punti, 8,5 rimbalzi ed il 47,3% dal campo in oltre 31 minuti di utilizzo medio. Diventata capitana nella sua ultima stagione al college, come sottolineato da lei stessa, ha raggiunto con la sua squadra due volte la Sweet Sixteen ed a livello individuale è diventata la miglior rimbalzista dell’ateneo, oltre ad esser stata la prima ad aver fatto registrare una tripla doppia (16 punti, 16 rimbalzi e 10 assist contro Syracuse il 4 Gennaio 2024), venendo anche inserita nella miglior squadra difensiva della conference ACC. Già che c’era, prima del suo sbarco in Italia, si è allenata con le Los Angeles Sparks.
Ma il suo impatto in una realtà completamente diversa come quella europea è stato immediato ed è molto più tangibile rispetto alle semplici statistiche fin qui prodotte:
“appena giunta qui in Italia, lasciando il mio paese ed andando così lontano dalla mia famiglia, all’inizio ero un po’ preoccupata, ma appena sono arrivata gli allenatori e le mie compagne di squadra mi hanno accolta subito in modo molto caloroso. A Roseto mi sono sentita subito a casa e questo mi permette di esprimermi al meglio. Le mie aspettative, per quanto riguarda il basket, arrivando qui erano principalmente quello di essere una parte del puzzle di questo club. Conosco l’incredibile storia che hanno e la loro straordinaria stagione scorsa. Ho captato subito certe sensazioni dalle nostre leader Lucrezia (Coser) e Giulia (Moroni) che sono un grandissimo esempio da seguire per me.”
Tornando a questa estate, quando si è concretizzato il suo approdo in Italia e nello specifico a Roseto osserva:
“il mio agente mi ha informato della possibilità di venire qui a Roseto e subito sono stata entusiasta di questa proposta, perché la squadra era appena stata promossa in Serie A1 e stavano cercando delle giocatrici subito pronte per dare un contributo importante in una compagine già ben consolidata. Ho subito sentito dentro me stessa che sarebbe stata una buona situazione perché le mie caratteristiche, dentro e fuori dal campo, possono spingere la squadra verso i propri obbiettivi ed il grande lavoro dello staff tecnico che ha fatto la scorsa stagione mi ha davvero impressionato e questo mi ha convinto ancora di più a scegliere Roseto.”
Nonostante Alyssa sia alla prima esperienza lontana da casa e dalla famiglia, ed in un basket completamente diverso da quello universitario statunitense, si è già perfettamente ambientata alla nuova realtà, come lei stessa sottolinea:
“questi primi mesi qui a Roseto, per me, sono stati occasione di crescita e di sfida, in quanto giocare a basket richiede una grande chimica di squadra sia dentro che fuori dal campo. E sento che stiamo facendo davvero un ottimo lavoro sotto questo punto di vista. Abbiamo trovato un’ottima chimica fin da subito, in quanto tutte le ragazze sono davvero genuine e questo ha reso facile fin da subito connetterci a vicenda e con le persone dentro e fuori dal campo per contribuire a questo buon avvio di stagione. Sono davvero grata alle mie compagne di squadra, le migliori che abbia mai avuto. Sono persone davvero speciali, che lavorano veramente duro, hanno davvero grandi abilità in campo, una grande intelligenza cestistica e da loro posso imparare veramente tanto. Ogni giorno mi danno sempre motivazioni e mi spingono sempre a dare il meglio di me stessa, permettendomi di crescere e migliorare anche in prospettiva futura per la mia carriera. Sono veramente contenta di loro e spesso usciamo tutte insieme per andare a mangiare qualcosa e questo rappresenta uno dei migliori highlight della mia settimana. Siamo davvero un bellissimo gruppo.”
“Roseto – prosegue l’ala statunitense – è una città molto bella e me ne sto innamorando sempre di più. Sto assaggiando i cibi italiani e li sto apprezzando molto di più delle mie aspettative. Amo gli arrosticini ed il mio record, al momento, è di averne mangiati tredici o quattordici! Inoltre sto cercando sempre di più di integrarmi imparando la lingua, in modo da iniziare a capirla ed a parlarla un po’ in quanto ho grandissimo rispetto per la cultura e penso che coloro che vengano da un altro paese debbano necessariamente fare questo. Sto facendo del mio meglio, con le mie compagne di squadra mi stanno aiutando molto in questo.”

Volgendo lo sguardo al futuro (Roseto nel prossimo week end osserverà il turno di riposo e tornerà in campo domenica 2 Novembre a Broni), sia personalmente che per la squadra, l’ala statunitense conclude:
“Personalmente mi aspetto che le difese si organizzeranno di più su di me e questa sarà una grande sfida, perché dovrò cercare di fare letture più intelligenti nelle varie fasi di gioco. Quindi mi aspetto maggiore attenzione su di me e dovrò essere abile a riconoscere i vantaggi che le mie compagne di squadra possono avere in determinate situazioni di gioco, nella ricerca dei tiri migliori possibili. Questo è quello che mi aspetto personalmente, mentre per la squadra mi aspetto che continuiamo a crescere. Abbiamo davvero un grande potenziale e margini di miglioramento ancora notevoli.”
“Fino a questo momento – conclude Ustby – abbiamo affrontato le squadre più forti, ma abbiamo saputo combattere benissimo contro di loro per cui mi aspetto che continueremo a farlo anche di più nelle prossime partite.”
Davide Di Sante