La Passalacqua Ragusa, reduce da due successi consecutivi, cede clamorosamente in casa all’Alperia Basket Club Bolzano, reduce dalla sconfitta interna, all’esordio in campionato (alla prima giornata ha osservato il turno di riposo), contro l’Ecodent Alpo.
La squadra di coach Massimo Romano, ex dell’incontro, si è presentata in Sicilia con un quintetto navigato (tutte e cinque le giocatrici sono nate prima dell’anno 2000) e una panchina piuttosto giovane.
Nonostante l’assenza perdurante di Chiara Consolini, i favori del pronostico sembravano tutti dalla parte delle siciliane. Sembrava il “solito” primo tempo, un po’ sonnacchioso (lo stesso visto anche nelle due gare precedenti), quello della squadra di coach Mara Buzzanca, ma il peggio doveva ancora venire.
In realtà, le padrone di casa erano riuscite a volare sul +14, a metà secondo periodo di gioco, e la partita sembrava “bella che finita”.
Qualche ingenuità ha permesso alle ospiti di riavvicinarsi. Basti pensare ad un fallo di Federica Mazza, sotto il canestro ospite, che ha regalato 2 liberi e ben 3 punti alle bolzanine, e all’ultimo possesso prima dell’intervallo lungo.
Dalla panchina siciliana, con 25 secondi sul cronometro, si chiedeva un tiro, ma Josephine Di Fine ha fatto partire un airball, per dirla con coloro che parlano bene, e lasciato il contropiede col canestro del -4 alla squadra di coach Massimo Romano.
I secondi 20 minuti di gioco si pensava potessero essere la fotocopia di quelli delle ultime due settimane. E invece no.
Quando le bolzanine sono andate avanti nel punteggio, anziché “avere il braccino del tennista”, iniziavano a crederci.
Le due giocatrici da attenzionare erano, su tutte, Giulia Manzotti, 33 punti (in qualche caso, ha avuto il tempo di guardarsi intorno e, capendo di essere stata lasciata inspiegabilmente libera, di “sparare”), e Alessia Adaugo Egwoh, che, appena metteva palla a terra, andava direttamente a canestro.
L’altro problema delle siciliane, che, in un’azione, con un secondo sul cronometro, tornavano indietro e continuavano a palleggiare, riguardava il tagliafuori difensivo ed i troppi “secondi tiri” concessi.
Coach Massimo Romano è stato bravo a gestire la situazione falli, soprattutto di Giulia Manzotti e di Licia Schwienbacher.
L’episodio che sembrava cambiare l’inerzia è avvenuto ad inizio quarto periodo. Sul +7, Alessia Adaugo Egwoh ha catturato un rimbalzo difensivo e ha appoggiato, come se fosse il canestro avversario, al tabellone: mai vista una cosa del genere.
Qualche giro a vuoto delle bolzanine dalla lunetta ha ridato una flebile speranza alle padrone di casa, che non sono andate, tuttavia, oltre la tripla di Ilaria Moriconi. La partita è stata persa dalle ragusane in difesa (non si possono concedere 83 punti, in casa, ad un avversario inferiore “sulla carta”). Non si capisce neanche lo scarso utilizzo, e non è stata in campo neanche nel finale, di Precious Johnson.
Sabato prossimo la Passalacqua Ragusa giocherà in casa del Cus Cagliari, per riscattarsi (i due punti sarebbero dovuti andare in aggiunta, e non in sostituzione), mentre l’Alperia Basket Club Bolzano il giorno dopo renderà visita all’A.S. Vicenza, che è ancora in cerca del primo successo stagionale.
IL TABELLINO: Passalacqua Ragusa 77 – 83 Alperia Basket Club Bolzano
LE PAGELLE

MORICONI Ilaria 6,5: si è divisa il lavoro di playming con Federica Mazza e, pure, con Beatrice Stroscio. Si è persa solo un pallone e al tiro si è fatta piuttosto valere.
CEDOLINI Ginevra 6,5: davanti ha fatto molto bene, mentre dietro un po’ meno. È stato suo il peggior plus/minus di serata, -17.
LABANCA Marika 6,5: ha continuato a mostrare progressi tecnici notevoli rispetto alla scorsa stagione.
JOHNSON Precious 5: non sembra minimamente inserita nel contesto di squadra. Dovrebbe “rubare la scena”. Invece, almeno per ora, non ci siamo.
MAZZA Federica 6,5: si è presa le sue responsabilità. Si vede il percorso di crescita. Le ingenuità, compresa quella a cui si accennava in sede di commento, ci sono state.
STROSCIO Beatrice 6: nelle 2 gare precedenti, aveva stupito tutti con effetti speciali. Oggi era in versione normale.
DI FINE Josephine 5,5: la si ricordava con 2 anni in meno e con più personalità. È vero che la squadra, quando lei era in campo, stava performando, ma lei è stata piuttosto impalpabile. A fine primo tempo, cercava gloria e ha fatto un danno.NARVICIUTE Gabriele 4: un tiro libero lo ha realizzato, a sorpresa, mentre l’altro è stato piuttosto indecoroso. Nel finale ha sbagliato un appoggio che il magazziniere avrebbe messo a segno bendato.

CECILI Giulia 6,5: ha tirato malissimo pure dalla lunetta, ma ha compensato con assist e palle recuperate.
SCHWEINBACHER Licia 8: ha messo tutta la sua esperienza al servizio della squadra, gestendo tempi e modi. Ha tirato, spesso andando in penetrazione, con percentuali altissime. Dalla lunetta, è stata glaciale, quando serviva.
MANZOTTI Giulia 9: “è stata una macchina da guerra”. La mano era “torrida”. Al PalaMinardi è stata una delle poche a mettere a segno un trentello (e più). Una palla persa a 4 minuti dalla fine, tuttavia, sarebbe potuta essere sanguinosa.
EGWOH Alessia Adaugo 7,5: ad un certo punto, sembravamo su “scherzi a parte” o su “blob, cose mai viste”. Ha avuto un’amnesia (in altri ambiti, si potrebbe chiamare lapsus) senza precedenti. Questo le abbassa di un punto il voto, che, in caso di sconfitta, sarebbe stato molto più ingeneroso. Ha prodotto una doppia doppia solidissima.
KOLEVA Preslava Radoslavova 6: Pare fuori luogo dare delle insufficienze, ma ha brillato poco
BONATO Martina 6: in una decina di minuti di utilizzo, ha fatto un buon gregariato.
GUALTIERI Elena 6: è andata a segno, uscendo dalla panchina. Il suo mattoncino lo ha portato alla causa
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Foto tratta dalla pagina FB di Virtus Eirene Ragusa
Salvatore Lo Magno
edito da Fabiola Jenco