IL PAGELLONE DELLA SECONDA GIORNATA DI A2
VOTO 10: a Franco Ciani e alla sua Rieti.
Dopo il vergognoso attacco ricevuto la settimana scorsa in conferenza stampa, il coach risponde come al suo solito: con i fatti. Grande vittoria a Rimini, uno dei campi più difficili del campionato e prestazione maiuscola dei giocatori più criticati, il tutto con la grande signorilità che lo contraddistingue.
VOTO 9 a Ferrari e Marangon, i golden boys di Cividale.
18+10 per il primo, 18+5 per il secondo, protagonisti assoluti della vittoria contro la corazzata Verona e ormai pronti per portare il loro talento ai piani superiori. Fuoriclasse
VOTO 8 a Keshawn Curry.
Il cognome è quello, gioca anche lui in una città incastonata in una laguna, tira 8/12 da tre ed è uno dei talenti più cristallini dell’A2. Con i suoi 35 punti regala la prima vittoria alla neopromossa Mestre e si candida già al ruolo di MVP del campionato
VOTO 7 a Pistoia.
Retrocessione, problemi societari, ambiente depresso. Tutto lasciava pensare a una stagione anonima, invece Pistoia ha costruito una squadra interessante, ha dato del filo da torcere a Verona alla prima giornata e ha vinto convincendo contro Bergamo alla seconda. Bravi
VOTO 6 a Ruvo.
Perde nuovamente, ma resta in partita fino alla fine su un campo difficile come quello di Forlì. La strada per la salvezza è ancora lunga e tortuosa, ma dopo il -36 del derby contro Brindisi, l’importante era reagire. Vincere a Forlì era praticamente impossibile, ma il carattere si è visto ed è sicuramente un punto da cui ripartire.
VOTO 5 ad Avellino.
Come tutte le squadre che si affidano a funamboli ipertalentuosi (Jay Jay Chandler ndr) ogni tanto rischiano di andare incontro a cadute inaspettate. La sconfitta casalinga contro Milano è una di queste e Avellino dovrà imparare a trovare soluzioni alternative quando le sue punte di diamante non sono in giornata.
VOTO 4 All’ennesima giornata spezzettata e al posticipo di martedì sera.
Domenica sera in classifica c’erano squadre con due partite e altre che ancora dovevano esordire. Insomma, ok gli impegni con le nazionali, ma il calendario poteva essere stilato un po’ meglio
VOTO 3 a Daniele Cinciarini.
Una giornata di squalifica per “aver colpito volontariamente con uno sgambetto, in fase di gioco, l’atleta avversario. Da un giocatore con l’esperienza, il carisma e la personalitò di Cinciarini sono gesti che non ci si aspetta
VOTO 2 a Scafati.
Come si fa a chiudere il primo tempo avanti di 3 punti e perdere la partita di 30? Il blow out del secondo tempo al Pala Dozza è assolutamente inspiegabile e lancia ombre su un roster costruito per tornare subito in serie A. Giocare in casa della Fortitudo non è mai facile, ma concedere 60 punti in un tempo (segnandone 27) è un campanello d’allarme bello grosso.
VOTO 1 a Pesaro.
Perdere di 16 in casa contro una squadra che tira 11/39 da tre non è un bel segnale, soprattutto quando poi si guarda alle mancanze del roster. Pesaro ha costruito una squadra senza capo né coda, senza centri e scegliendo un americano (Felden) che sembra tutto tranne che in forma per sostenere un campionato. De Laurentiis ha giocato solo 14 minuti, Feinke neanche entrato e il lavoro sporco sotto canestro è stato fatto da Miniotas che non sarebbe neanche un lungo. Dubbi…molti dubbi.
VOTO 0 ai tifosi di Avellino.
Una partita passata a insultare Gentile in quanto casertano. Ma ancora? Davvero?
Michele Longo