Si è concluso nottetempo il primo turno di playoff dell’Assobasket nazionale donne, meglio nota come WNBA. All’insegna dell’imprevedibilità visto che tutte e 4 le serie si sono chiuse con una partita punto a punto, e in 3 casi era la “bella” ovvero gara-3.
Andiamo a vederle nel dettaglio
– Fuori le campionesse di New York, dopo una stagione tribolata dagl’infortuni, davvero fino all’ultimo dato che Breanna Stewart ha giocato G3 di stanotte, persa 73-79, con una distorsione del legamento mediale collaterale, o qualcosa del genere; e come ha giocato? 30 punti. Se era a posto quanti ne faceva, 55? Il problema è che oltre a lei e a Ionescu (22) c’è stato il vuoto pneumatico. Un disastro Jonquel Jones (1/10). Quindi le Liberty scendono dal trono mentre passa Phoenix con una tripla doppia di Alyssa Thomas.
– Contro Phoenix in semifinale giocherà Minnesota, #1 della griglia, la quale ha spezzato i cuori dei 18.500 di San Francisco, esaltati e poi depressi da una gara-2 che ha visto Golden State dominare a lungo, salvo perdere di un punto con un parziale di 11-26 nell’ultima frazione. Zandalasini, proprio lei, ha avuto l’ultimo tiro, davvero difficile, un arresto-e-tiro da posizione scomoda con l’avversaria addosso. Non è andato. Sconfitta dunque 74-75, però per la bronese, a livello individuale, cosa volere di più dalla vita? 32 minuti e 14 punti con 5 rimbalzi e 3 assist, titolare in una sfida di tale importanza.
Senza dubbio l’allargamento del novero delle squadre ha dato un’opportunità in più a giocatrici come lei, forti ma inevitabilmente chiuse dai fenomeni assoluti in una Lega dai ranghi ristretti (lei era proprio a Minnesota dove in ala c’è, per dire, Napheesa Collier che è la probabile mvp di quest’anno). Opportunità che lei ha sfruttato bene in questa sua estate di grazia (a parte l’infortunio di 3 settimane ad agosto).
Golden State peraltro fa registrare una stagione oltre ogni attesa (come abbiamo avuto modo già di scrivere in questo articolo,) sia per seguito di pubblico sia per risultati; è la prima squadra “d’espansione” nella storia della Lega a qualificarsi subito ai playoff.
– Nell’altra semifinale s’incocciano due compagini che hanno passato gara-3 di 1 e 2 punti. Las Vegas di A’ja Wilson ha piegato Seattle con 38 punti dell’incommensurabile lunga (su 74 della squadra; e da notare che ha fatto 14/25 da 2 e 0/1 da 3, ovvero mentre nel basket maschile ormai tirano da 3 anche i 2.20, nel femminile esistono ancora le giocatrici d’area pure); Indiana orfana di Clark e di parecchie altre ha fatto l’impresa in trasferta ad Atlanta, 85-87, con un canestro vincente di Boston (la giocatrice, non la città). Kelsey Mitchell trascinatrice con 24 punti. Purtroppo è stata subito troncata ogni speranza che la diva Caitlin, grazie a questa insperata qualificazione, tornasse in campo, a mo’ di Lazzaro del parquet: per quest’anno non c’è proprio trippa.
Manuel Beck