Dopo la grande vittoria di due giorni fa contro la Finlandia l’Italia prosegue la sua marcia sbarazzandosi di un ostica Rep.Ceca negli ottavi di finale. Le azzurrine sono partite subito abbastanza bene prendendo un piccolo vantaggio che si sono portate fino alla fine rintuzzando ogni tentativo ceco di rientrare.
Un altra prova di maturità superata per le ragazze di Andreoli che si sono conquistate un posto tra le prime 8 d’Europa, meritatamente direi. La Rep. Ceca , pur non essendo composta di fini dicitori, è squadra fisica e che sa come usare questa sua caratteristica. Al campetto si direbbe che menano come fabbre, e questi 40 minuti lo hanno confermato con l’arbitraggio piuttosto (eufemismo) permissivo che ha fatto il resto ma le nostre portacolori non si sono lasciate intimidire ed hanno risposto da par loro.
Hanno pareggiato l’aggressività delle avversarie ma hanno fatto il break sfruttando una delle caratteristiche migliori di questa selezione, e cioè il tiro da 3. Baldassarre ed Ostoni hanno bruciato la retina con una serie di triple nel secondo quarto regalando all’Italia il break decisivo ma soprattutto facendo capire a tutti che questa partita non si poteva proprio perdere.
Nella ripresa invece le ceche hanno alzato ritmo ed intensità difensiva, a tratti le azzurrine hanno faticato ma hanno sempre potuto contare su un ottima difesa che non ha mai fatto segnare la Cechia nei nostri momenti difficili offensivi. Ricordo ad esempio che si è stati 44-30 per tre minuti buoni, non segnava più nessuno. Qualche errore difensivo le ragazze di Andreoli lo hanno commesso ma non sono mai state punite, un po’ per l’ottima difesa di squadra, aiuti arrivati nel momento giusto e con la giusta aggressività, un po’ per il talento non eccelso delle avversarie
Nel finale però un altro forsing ceco che stava quasi riuscendo nell’impresa del riaggancio con le nostre ragazze che sembravano col fiato corto, ecco che ci ha pensato però Hassan a tirarci fuori da guai con 3 canestri fatti non solo grazie al talento, ma alla tranquillità che ha questa ragazza appena 16enne. Il fatto che segni i canestri importanti nei momenti caldi è un grande segnale per lei e guardando al futuro anche per il nostro movimento perché Zandalasini piano piano si avvicina ai 30…..
Domani comunque è un altro giorno, e ci aspetta la Francia in quella che è forse la sfida più importante per questo gruppo, quelli dei quarti di finale, classico scoglio che se passato fa accedere alla zone medaglie. Non sarà facile, anzi, ma l’esempio delle ragazze medagliate dovrà guidare questo gruppo di atlete ad un passo dalla storia. E facciamola, orsù.
IL TABELLINO: ITALIA – REP. CECA 64-47
LE PAGELLE

Emma GIACCHETTI 5: gioca poco rispetto al solito e gioca male. In difesa rischia sempre tantissimo e a sto giro recupera pochi palloni rispetto ai falli commessi e ai canestri subiti, in attacco sbaglia tutti i tiri e perde palloni sanguinosi come quelli nel finale
Olivia OSTONI 7: le sue triple fanno malissimo alla Rep. Ceca, deve imparare a trarne vantaggio per penetrare
Francesca BALDASSARRE 6,5: parte fortissimo, poi esce dalla partita ma un paio di giocate nel finale sono preziosissime
Giorgia GORINI 6: male al tiro ma è comunque preziosa anche solo per una questione di equilibri. I 29 minuti in campo sono la certificazione di quanto ho scritto
Isabel HASSAN 7,5: nel primo tempo è importante più in difesa che in attacco, con le sue leve a fare da scudo in difesa ed a catturare palloni a rimbalzo. Andreoli la preserva nella parte centrale della partita, nel finale fa quel che deve fare una predestinata: prende per mano la squadra segnando i canestri più pesanti della partita
Beatrice CERE’ 6,5: utile e preziosa anche se poco appariscente
Emma D’ESTE 6: si nota poco nei 7 minuti in campo, ma questa non è una considerazione esclusivamente negativa
Nicole TORRESANI 6,5: qualche giocata ottima, qualche altra meno, qualcun altra sfortunata. Nel complesso, un più che discreto contributo alla causa
Marianna ZANETTI 6,5: dopo i fast i contro la Finlandia torna sulla terra ma gioca una partita solida, senza sbavature sia in attacco che in difesa
Divine OBASEKI 7: a parte essere un muro difensivo (anche se ogni tanto esagera con gli show) e un caposaldo a rimbalzo incide anche in attacco. Segna a mio avviso il canestro più importante della gara, un tiro dai 6 metri che sarebbe fuori dal suo seminato tecnico, con le ceche in piena rimonta e l’attacco azzurro ingolfato.
Arianna APPETTITI 5,5: sbaglia due triple dall’angolo create dalla squadra. Per il resto non fa sciocchezze ma gioca pochino. Se vuole giocare di più quelle triple le deve segnare.
Cristiano Garbin