Secondo weekend di campionato e secondo appuntamento con la nostra rubrica di commento alle prestazioni positive ed anche a quelle negative delle protagoniste di giornata. Prima di tutto però voglio fare un grande un bocca al lupo a Carlotta Gianolla, infortunatasi durante la partita tra Battipaglia e la sua Broni
TOP
1 – LAURA CORNELIUS
Ha guidato Broni ad una importante vittoria esterna all’esordio in questo campionato su un campo ostico come quello di Battipaglia segnando 18 punti con 4/5 da tre, 5 rimbalzi ed altrettanti assist e ben 6 recuperi. Una partita a 360° gradi quindi per la play olandese classe 1996 che potrebbe diventare una delle migliori nel ruolo in Italia. Se lo augura Diamanti che l’ha scelta per sostituire Baldelli ma è chiaro che al coach ex Lucca e Ragusa piaccia parecchio avere una giocatrice di esperienza che sappia gestire la squadra ma sappia anche segnare alla bisogna. Ma d’altra parte, a chi non piacerebbe?
2 – TEMIRA POINDEXTER
Figlia di Ray Pondexter, centro di 210 cm visto in Europa a metà anni 90, dopo la prima uscita stagionale nell’Opening Day a Brixia così così ed una discreta prova in Eurocup è esplosa in questa trasferta a Tortona con 23 punti mandando a bersaglio ben 7 triple sulle 10 tentate. Certo che se già alla seconda giornata, quando ancora dovrebbe ambientarsi e capire il nostro basket, le prestazioni sono queste per coach Citrini il futuro tende al roseo……
3 – IVANA DOJKIC
Dopo le stagioni in chiaroscuro tra Bologna e Schio il suo arrivo alla Reyer non è stato accolto con grandissimo entusiasmo, complice anche l’infortunio a Matilde Villa che ha gettato nello sconforto l’ambiente orogranata. Ivana però è una giocatrice capace di fare il roster in una squadra WNBA, non è che ci riescano proprio tutte. Mettere la palla nel cesto non è mai stato un problema per lei, ed anche a Campobasso l’ha dimostrato: 18 punti con un percorso netto, 2/2 da 2, 3/3 da tre e ai liberi più 3 assist. Ecco, se Dojkic riuscirà (e ci sta riuscendo) ad inserirsi nei meccanismi di Mazzon giocando per la squadra allora potrebbe davvero diventare una giocatrice top perché finora le è sempre mancato l’ultimo step
4 – SCOTT + CONTI
Geas ha perso e ok, ma cosa vogliamo dire a queste due? 50 punti in coppia sui 64 di squadra, una presenza clamorosa a tutto campo per Madison, mentre Gina ha messo in mostra tutto il suo notevole talento. Certo bisogna che le compagne le seguano, altrimenti in due in Serie A non si vince, nemmeno contro una neopromossa che peraltro ha giocato con il coltello fra i denti in un Palazzetto molto caldo. Gina Conti finalmente ha giocato mettendo in mostra le sue qualità, di tiratrice ma anche di creatrice sporadica dal palleggio e questa partita dev’essere solo l’inizio di una stagione importante per lei dopo quella (negativa) appena conclusa. Scott invece atleticamente è fuori categoria e questo le permette di fare un sacco di cose in campo: di contro però deve amalgamarsi meglio con il resto del team e soprattutto bisogna che Zanotti decida in fretta se la squadra debba giocare al suo ritmo, o a quello di Moore perché ad oggi tra amichevoli e partite ufficiali quando ha brillato una l’altra ha fatto male. Forse sarà un caso, chi lo sa…..monitoriamo.
5 – ALYSSA USTBY E GIULIA MORONI
Con 20 punti e 8 rimbalzi l’ala pivot ex North Carolina è stata il perno attorno al quale si è stretta Roseto per compiere l’impresa di sconfiggere Geas a domicilio. Ma poi non è nemmeno una questione di freddi numeri, ma è proprio la sua pericolosità in area, il suo dinamismo, la sua energia anche difensiva….insomma nel roster delle Panthers ci sta proprio come la crema in un krafen. Brava la dirigenza rosanero a pescarla ma dovesse continuare così (e secondo noi andrà pure meglio) potrebbe solleticare gli appetiti delle squadre che fanno le coppe, italiane e non. Giulia Moroni invece e’ stata il fattore X che ha fatto pendere la bilancia dalla parte delle Panthers. 16 pesantissimi punti e 5 assist ma più in generale una brillantezza ed una verve che non le vedevamo esprimere da tanto tempo. Sicuramente non l’anno scorso, pieno di problemi al Sanga ma aldilà di questo è proprio la differenza atletica tra qualsiasi partita dello scorso anno e questa fantastica prestazione. Se Giulia è questa, per le Panthers è tutta un altra storia
FLOP
1 – TINARA MOORE
Dopo che in precampionato avevamo assistito ad una prova da 38 punti contro Kunaiyi (premiata come miglior difensore) non ci aspettavamo di certo che a Roseto contro lunghe non certo della sua stazza o comunque non così rapide giocasse la sua peggior partita in maglia Geas. 1/12 dal campo con tantissimi errori da vicino nei momenti clou che hanno favorito tantissimo le Panthers. Potrebbe già accusare la stanchezza del doppio impegno? Non lo so, secondo me è stata la classica serata storta ma comunque è una situazione da tenere d’occhio, perché la capitana è imprescindibile per Geas
2 – FONTAINE + SUAREZ
L’altra grande delusa di questo turno, Derthona, ha come protagoniste in negativo soprattutto queste due giocatrici, entrambe straniere e non è un dettaglio di poco conto. Fontaine ha avuto un inizio di stagione travagliato con problemi fisici, ma i suoi 2 punti non sono certo giustificati per questo: rispetto allo scorso anno sta avendo un involuzione preoccupante anche se è vero che siamo solo ad inizio stagione. Suarez invece sta faticando, e lo si poteva mettere in conto, ma forse più del previsto. Io dico che bisogna avere pazienza con lei, ma lo dicevo anche ad agosto alle prime amichevoli, e quando dico aver pazienza significa almeno fino a fine girone di andata. Penso che lo sappiano anche a Tortona, anche se i primi segnali non sono incoraggianti. Fa specie comunque pensare che il totale prodotto dalle due recita 3 punti con un 1/12 totale dal campo e capite bene che per Derthona è un bel problema
3 – TOVA SABEL
Vero che ha giocato contro il Famila e la sua batteria infinita di esterne e di lunghe, ma da Sabel coach Piazza si aspetta certamente più di zero punti con 5 errroi dal campo in 18 minuti. Arrivata come la sostituta di Anne Simon ha un compito non facile, far dimenticare la lussemburghese, ma è chiaro che il minimo sindacale lo deve garantire, altrimenti per San Martino i conti poi fanno fatica a tornare.
4 – ISNELLE NATABOU
Devo confessare che contro Broni la giocatrice dal passaporto ceco non è stata la peggiore in campo e non ha giocato così male. Solo, dato che sarebbe il pivot, anzi la pivottona delle campane vedo come inaccettabile il fatto che abbia catturato un solo rimbalzo in 22 minuti di gioco. Di fronte aveva Archer, Gianolla (fino all’infortunio) e Colognesi che le rendono almeno 10 cm tutte quante.
5 – RESHANDA GRAY
Tornata in Molise dove aveva strabiliato nella precedente esperienza, sta faticando a trovare i suoi spazi all’interno di un sistema collaudato come quello di Mimmo Sabatelli. Arrivata per sostituire Kunaiyi e dare più peso e maggior varietà offensiva finora sta avendo un impatto relativo: in soli 15 minuti di gioco sei punti a referto ed un duello perso contro le (fortissime) lunghe della Reyer. Siamo all’inizio e c’è tutto il tempo, ma se Gray è questa la Magnolia avrà un problema, nonostante Meldere abbia giocato benissimo ed appaia molto migliorata (e dimagrita) rispetto a qualche mese fa. Se invece Gray migliorerà per tornare vicina al livello di 3 anni fa (e se manterrà voglia di dare un contributo difensivo) allora per la Magnolia niente sarà precluso, nemmeno lottare con Venezia e Schio per le posizioni d’elite del campionato
Cristiano Garbin