Un primo mezzo passo è stato compiuto, forse il più difficile, e per la Reyer Venezia l’Eurolega è un po’ più vicina. Le orogranata vincono 71-79 l’andata degli EuroLeague Qualifiers sul campo della Stella Rossa, mettendosi in una più che buona posizione in vista del ritorno di settimana prossima al Taliercio. La differenza è nel parziale dell’ultimo quarto, un 27-16 che potrebbe aver dato una direzione al doppio confronto.
La trasferta a Belgrado non era semplice, e non è un luogo comune. La Crvena Zvezda ha affidato a Marina Maljković una squadra competitiva, sull’impronta della nazionale serba, decisamente scomoda a questo punto della stagione e della competizione, con un solo posto in palio per la fase a gironi. Le difficoltà sono emerse soprattutto nei primi dieci minuti, in cui si è subito capito che Yvonne Anderson era decisiamente più ispirata rispetto alla versione dell’ultimo Eurobasket, protagonista di un avvio da 17-10. Venezia ci mette un po’ a settare l’intensità difensiva richiesta dalla gara, con anche un po’ di zona per limitare una squadra poco pericolosa sul perimetro (5/15 da tre punti complessivo), e che ha in Khaalia Hillsman il principale riferimento sotto canestro. In avvio la Reyer riesce raramente a correre in transizione, mentre l’attacco a metà campo ha i meccanismi ancora imperfetti della prima gara ufficiale della stagione.
Dopo il 39-35 dell’intervallo, il secondo tempo è decisamente più convincente sotto ogni punto di vista. Nel quarto periodo le orogranta rimangono quasi sempre davanti, nonostante un paio di canestri Dorian Dahan Sujic a tenere il punteggio in equilibrio. Tra le chiavi tecniche ci sono la migliore gestione dei possessi (solo sette palle perse), ma come spesso è accaduto negli ultimi anni, la grande forza della Reyer è nella competitività. Il blocco di nazionali italiane garantisce un floor sempre molto alto, da cui partono recuperi come quello di oggi, e da cui partire anche per favorire l’inserimento delle nuove arrivate. Dettaglio non da poco, l’attenzione mantenuta fino all’ultimo: il parziale di 9-0 negli ultimi tre minuti può valere nell’ottica del doppio confronto.
Da sottolineare anche i 28 punti arrivati dalla panchina, in particolare grazie a Stephanie Mavunga. La polacca è la migliore numeri alla mano, con 16 punti e 9 rimbalzi in appena venti minuti, particolarmente decisiva nel secondo tempo, dopo che Mazzon aveva scelto di partire con Lorela Cubaj e Joyner Holmes. La lunga della nazionale contribuisce come al suo solito (15 punti, 5 rimbalzi, 4 assist), mentre l’ex Sassari fatica un po’ a entrare nei giochi, ma riesce comunque a mettersi in proprio in un paio di situazioni, chiudendo con 11 punti e 8 rimbalzi. Prova positiva sia di Mariella Santucci che di Francesca Pan, partite entrambe in quintetto, mentre Francesca Pasa soffre un po’ in difesa contro Anderson, ma mostra reattività e gestisce bene gli ultimi possessi. Sufficiente anche Martina Fassina (7 punti in 15′), mentre Ivana Dojkić incide solo a sprazzi e con qualche forzatura (12 punti con 4/12 al tiro), prima di uscire nel quarto quarto per un colpo subito dopo un canestro in penetrazione. Solo quattro minuti sia per Giuditta Nicolodi che per l’ultima arrivata Nikola Dudášová.
Dall’altra parte non bastano i 20 punti di Anderson, che aggiunge anche 8 rimbalzi e 6 assist, in una squadra che passa necessariamente dalle sue mani. In doppia cifra anche le già citate Hillsman (13 punti, 6 rimbalzi) e Dahan Sujic (15 punti), mentre Leoanna Odom, al rientro dopo un lungo stop, gioca solo 10 minuti e non riesce a incidere (Qui il boxscore completo). Secondo episodio tra una settimana al Taliercio, dove Venezia potrà contare sul fattore campo per difendere gli otto punti di vantaggio.
(Foto in evidenza: Euroleague Women)
Giovanni Valenzasca