Che sarebbe stata dura, lo sapevamo e sapevamo anche che come da tradizione per battere la Spagna bisogna anche sconfiggere un tot di decisioni arbitrale avverse. Un po’ troppo per questa Italbasket che a conti fatti deve recriminare per i primi minuti dove è andata sotto subito anche di 15 punti, un divario che ha permesso alle iberiche di amministrare e speculare fino ai minuti finali quando le azzurre si son giocate il tutto per tutto e per poco non riuscivano a sgambettare le panda (nel senso di protette dalla FIBA) in camiseta rossa.
Le ragazze di Piazza ci sono andate vicino, anche se questi 40 minuti ci hanno detto che le spagnole hanno ancora qualcosina in più. A livello di fondamentali certamente, e poi hanno la caratteristica che difficilmente sbagliano le cose facili, al contrario di quasi tutte le altre squadre che spesso si mangiano canestri già fatti o che buttano via palloni anche senza che la difesa le costringa.
Statisticamente le chiavi della partita sono state due a mio parere: le 21 palle perse e i 12 liberi in meno tentati. Sulle prime bisognerebbe aprire un capitolo a parte perché ce ne sono state tante forzate dalla difesa, specie nel primo tempo quando l’Italia ha passato un periodo a subire contropiedi in sovrannumero che hanno dato punti facili alla Spagna che alla fine hanno pesato parecchio.
In più altre perse non forzate come un paio di Fantini ed Osazuwa ad esempio ma ce ne sono state anche altre causate dalle play come Zanardi e Lucantoni. Tutti possessi in meno che potevano essere decisivi. Poi i liberi: in primis i 5 errori (a conti fatti, pesanti) poi i soli 14 tentativi contro i 26 delle avversarie.
Dicevamo protette dalla FIBA, confermiamo quanto detto. Non da oggi, non per oggi, non solo in campo femminile. Ma anche in questa occasione si è visto come sulla giocatrice più pericolosa per le furie rosse è stata permessa una marcatura piuttosto rude e nei momenti clou gli arbitri si sono mangiati il fischietto sui contatti provocati dalle spagnole salvo invece fischiare praticamente tutto alle italiane. Passiamo oltre, ormai siamo abituati
Pensandoci, non so cosa avrebbe potuto fare di divero Piazza. Forse far giocare di più Bernardi che era in partita da 4, forse provando prima il quintetto con 4 piccole, forse tagliando minuti a Piatti e Lucantoni che da fredde non sono riuscite ad incidere positivamente. Ecco, rileggendo il match a caldo dico che Osazuwa avrebbe meritato qualche ricezione in post in più nel secondo tempo perché va bene il roll sul pick, ma non è un azione in grado di ripetersi all’infinito.
Poi Carlotta, che oggi si è presa 14 tiri ma per come è stato efficace il suo pick and roll con le lunghe avrebbe dovuto prendersene ancora di più, anche molti di più. Non è andata così ma non c’è tempo per rimuginare, domenica alle 19 c’è una medaglia da andare a prendere (bisogna crederci per non rendere vano ad esempio lo sforzo fatto contro Israele) contro una Svezia che ha perso all’overtime contro la Lituania.
Squadra tosta e completa, vincerà a mio avviso chi sarà più lucido, chi fondamentalmente perderà meno palloni e chi saprà difendere meglio……le energie sono ormai al lumicino, potrebbe essere decisiva la panchina anche se il duello chiave sarà a mio avviso quello tra Osazuwa e Da Silva giocatrici piuttosto simili come è simile l’importanza che hanno entrambe nell’economia del gioco delle rispettive nazionali
LE PAGELLE

Candy EDOKPAIGBE 5,5: non gioca la sua miglior partita. Mandata sulle piste di Garcia, la spagnola nel segna 21, in attacco è poco incisiva da sotto e continua la carestia da fuori
Lavinia LUCANTONI 5:non è facile giocare 8 minuti ed incidere, tantomeno per Lavinia abituata a giocare tanto e ad avere la squadra in mano. Le avversarie comunque hanno un altro passo e la costringono a 3 perse
Carlotta ZANARDI 7,5: si vede che un anno a giocare pick and roll con Sottana è servito. Spiega pallacanestro smazzando assist al bacio o trovando sempre un comodo arresto e tiro. Io, contro Garcia, l’avrei mandata anche qualche volta in post. Comunque partita da top 5 europea quale è, speriamo i giudici non tengano troppo conto delle prime partite, ma la vittoria domani è essenziale
Sophia LUSSIGNOLI 6: a sprazzi. Un bell’aresto e tiro seguito da un deragliamento in entrata senza senso, un ottima entrata seguita da un errore puerile da vicino sul meno 4…
Agnese GIANANGELI 5,5: oggi senza impatto, le spagnole sono più alte e più atletiche e non è facile per Agnese
Emma ZUCCON 5,5: parte bene e poi si spegne come una candela, sovrastata dall’atletismo di Okafor e dalla tecnica di Mata
Ilaria BERNARDI 7: come scritto sopra l’avrei tenuta tutto il 4 periodo da ala forte tattica, stavano ribaltando la partita così…invece il coach l’ha tolta sul più bello……
Cristina OSAZUWA 5,5: prova di maturità non passata, partita di poca consistenza. Tre falli banali fin da subito, qualche canestro mangiato da sotto e palle perse banali inframezzati da canestri su cioccolatini serviti da Zanardi. Male in difesa specie in aiuto e male anche a rimbalzo
Francesca BALDASSARRE 5: per un momento sembrava la trascinatrice azzurra, prima e soprattutto dopo invece tanti errori
Martina FANTINI 6,5: si trova molto bene con Zanardi che la trova sempre sul roll e lei è brava a finire anche con la mancina. Avrebbe meritato più spazio, 11 minuti mi son sembrati pochi
Caterina PIATTI 4,5: non ha nè il passo nè la grinta per questi livelli e tutto ciò la fanno sembrare priva di tecnica.
Cristiano Garbin
Bravo Cristiano e brave le ragazze. La reazione finale, anche un po’ sfortunata, è indice che la squadra era sul pezzo. Peccato per Cristina poteva partecipare a questo europeo da dominatrice per qualità fisiche e tecniche. Ha finito per essere indicata in attacco e nulla in difesa. Garcia la scherza un paio di volte in entrata. Cristina, che certo si rifarà a partire da oggi con un avversario non facile, avrebbe dovuto scrivere DA QUI NON SI PASSA. I rimbalzi poi restano il suo tallone di Achille. La A1 non perdona. Noi tifiamo per te.
Non mi dilungo ma mi piacerebbero due parole sull’enigma Piatti. Forse con lei bisognerebbe essere franchi: ti interessa giocare a basket o no. Così in America verrà mangiata. Comunque bravissime a tutte e grazie per l’emozione.
Commento correto, in fotocopia (un caso) con quanto scritto per B.V. Già adesso possiamo fare 2 appunti, uno positivo :le Azzurre dopo un gironcino pessimo, sono cresciute di partita in partite ed uno negativo, ormai, nel basket moderno, non abbiamo piani B e peggio, non abbiamo la capacità di gestire tatticamente la partita, come caricare le avversarie pericolose, lasciare spazio alle avversarie meno abili, giocare una palla in più sottocanestro, muoversi senza palla per facilitare un passaggio o impegnare la propria difesa, gestire i ritmi della gara (e quì il discorso sarebbe lungo).
Bravo Garbo.